Il riflesso rappresentato in figura sembra rideclinarsi in quello più ampio che si aggiunge fra figura e testo poetico.. affascinante. Tipograficamente, io toglierei l'attribuzione sotto alla figura (sei autorizzata :-) ed inserirei un po' di righe bianche sotto al tuo testo, così da distanziarlo abbastanza dalle scritte "amministrative" di blogspot.. ah! siccome l'editor si rimangia volentieri le righe vuote fatte di soli spazi ed invii, io uso il trucco di metterci un puntino (che non viene mai mangiato) al quale poi assegno il colore bianco, così non si vede. Ciao Carla, buona giornata.
ti piace il titolo in greco? è una lingua così sensuale... apprezzo questo tuo 'suggerimento' di voler togliere il nome dell'artista, certi artisti, rarissimi, come firma adottano l'unicità del loro stile.
Mi piace particolarmente l'espressione "al di là degli occhi" che sa esprimere il significato della maschera che si specchia nell'interiorità. Infatti proprio l'assenza degli occhi è ciò che mi ha colpito in quest'opera di Elio, che mi è piaciuta molto per l'unione alchemica nell'elemento liquido dell'oro e dell'argento (così secondo la mia lettura). Forse lo sguardo dell'altro da una parte e l'occhio come sguardo, l'occhio che vede, dall'altra parte, sono i due ostacoli alla visione piena?
Daniele, pensa che io non avevo notato questa 'assenza di occhi'. ogni lettura ha le sue ragioni, così personali, così intime...mi piace molto conoscerle, confrontarle, analizzarle... il dialogo tra i due volti è stata la prima cosa che mi ha colpito, e anche l'assenza di espressione tutta contenuta in quello sguardo cieco... e come evidenzi giustamente tu, i metalli nobili.
ricambio di cuore l'abbraccio :-) la tua nuova opera mi piace, è carica di forza, c'è il simbolo del sole che governa.
Il riflesso rappresentato in figura sembra rideclinarsi in quello più ampio che si aggiunge fra figura e testo poetico.. affascinante. Tipograficamente, io toglierei l'attribuzione sotto alla figura (sei autorizzata :-) ed inserirei un po' di righe bianche sotto al tuo testo, così da distanziarlo abbastanza dalle scritte "amministrative" di blogspot.. ah! siccome l'editor si rimangia volentieri le righe vuote fatte di soli spazi ed invii, io uso il trucco di metterci un puntino (che non viene mai mangiato) al quale poi assegno il colore bianco, così non si vede. Ciao Carla, buona giornata.
RispondiEliminaGrazie Elio, ci provo...
RispondiEliminauna buona giornata a te :-)
perfetto! ;-)
Eliminati piace il titolo in greco?
RispondiEliminaè una lingua così sensuale...
apprezzo questo tuo 'suggerimento' di voler togliere il nome dell'artista, certi artisti, rarissimi, come firma adottano l'unicità del loro stile.
Sì :)
RispondiEliminail mondo interiore, nutrendosi della bellezza, sconfigge questa paura
RispondiEliminaMassimo, chi mi assicura che il mondo interiore si nutre di sola bellezza...?
Eliminal'illusione, in questo caso (o forse sempre) è un toccasana!
Mi piace particolarmente l'espressione "al di là degli occhi" che sa esprimere il significato della maschera che si specchia nell'interiorità. Infatti proprio l'assenza degli occhi è ciò che mi ha colpito in quest'opera di Elio, che mi è piaciuta molto per l'unione alchemica nell'elemento liquido dell'oro e dell'argento (così secondo la mia lettura). Forse lo sguardo dell'altro da una parte e l'occhio come sguardo, l'occhio che vede, dall'altra parte, sono i due ostacoli alla visione piena?
RispondiEliminaA presto
Un caro saluto e un abbraccio
Daniele
Daniele, pensa che io non avevo notato questa 'assenza di occhi'.
Eliminaogni lettura ha le sue ragioni, così personali, così intime...mi piace molto conoscerle, confrontarle, analizzarle...
il dialogo tra i due volti è stata la prima cosa che mi ha colpito, e anche l'assenza di espressione
tutta contenuta in quello sguardo cieco...
e come evidenzi giustamente tu, i metalli nobili.
ricambio di cuore l'abbraccio :-)
la tua nuova opera mi piace, è carica di forza, c'è il simbolo del sole che governa.