lunedì 25 novembre 2013

A regola d'arte

La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato.
Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in modo proporzionale al salario.
Non doveva essere ben fatta per il padrone, nè per gli intenditori, nè per i clienti del padrone.
Doveva essere ben fatta di per sè, in sè, nella sua stessa natura.

Charles Pèguy, L'argent (1913)




[L'opera è di Daniele Baron]

sabato 23 novembre 2013

Sorge (calma)


Penso ai monaci tibetani

e alle bianche vette lontane

- all'isolamento nel caos -

(disciplina più alta)

quando vuoi preservare una cura.



sabato 16 novembre 2013

Nihil est in intellectu quod pria non fuerit in sensu, nisi ipse intellectus


Sappi, a qualunque immagine sei unito al suo interno
(se anche fosse un momento della pena di vivere)
che essa appartiene al Tutto, al radioso disegno.

Rilke



* * *

Così largo il pianto
e lento di noi il sapere dove
fermare l'ansito
potere scioglierci.

*

Arrivi improvviso, la sera
sul lago che mormora
e porti i miei occhi
sull'orlo vibrante di luci
così che io possa sentire
il fondale.

*

Ho gli occhi di vetro
stasera
il tempo non ha più sostanza
si perde
tra gli alti filari
di là, dove fievole insiste
preciso un pensiero

e lascio ogni peso
forgiare di cerchi quest'acqua
lascio che un'eco
mi prenda con sè nel suo spazio.


*
Non è mai uguale il giorno
quando gli occhi si abbassano e
scorgono crepe

Sfioriamo mappe
sottili di mani su
rigide foglie d'inverno
- i nostri pensieri -
contrasti di luce
mai spenta.

*

C'è
un'anima malata
che qualche volta implora
un luogo dove al buio
in silenzio può pregare.

Cosa induce la luce
a non tacere?

*

Mi tremano le mani
mi trema questa voce
- i bimbi giù in cortile
inventano rincorse -

e dalla siepe sale
nel giugno stanco, a sera
struggente quel profumo ...


*

è un coro di bimbi
la sera d'agosto,
si gioca alle bocce
laggiù, sotto i noci

li sento gridare
dal vano in cucina
le mani a lustrare stoviglie,
la cena di prima
- le mani a pensare altre mani.



La traduzione del titolo è:

Nulla è nell'intelletto che prima non sia stato nei sensi, eccetto l'intelletto stesso.

(da Tommaso d'Aquino a Locke a Leibniz
passando per l'empirismo).

*

domenica 3 novembre 2013

Sub specie aeternitatis


*


* * *
"L'artista non è, come voleva Platone, il grazioso imitatore di forme sensibili, ma colui che manifesta nel sensibile l'idealità dell'origine, attingendo dal profondo di se stesso l'unità intorno a cui saranno organizzati gli elementi sensibili."

(riguardo al pensiero di Plotino sulla creazione come emanazione, tratto da appunti che avevo in montagna e di cui non so più la fonte).

"Il creare dell'artista è fatale come la generazione divina, se per creazione si intende  non l'intuizione di ciò che l'intelletto umano deve comprendere, ma l'espressione di sè in immagini concrete, in parole e in ritmi sensibili, in colori e in marmi."



*