Vorrei vedere la risacca
per poi narrarti sensazioni
descriverti la sabbia molle e vasta
l'impronta dentro l'onda
nel rivolo sottile della schiuma
- l'interruzione, nel deserto bianco -
*
Girano le grigie pale
sul bianco muro
girano i pensieri liberi
coriandoli di luce inesauribile
gira questo mio tempo
a rincorrere la mia infanzia
senza tempo.
*
Non è banale
quel canto improvviso che sale
le indefinite note
senza tema
da questo giaciglio provvisorio
da questo
moto ondulato del tempo
(mi tremi ancora dentro).
*
Quali segreti
potrò riesumare
da questo guscio vuoto
cesellato dal mare?
Quale paura
potrò contenere
nei giorni a venire
dove tu non sei il punto?
Verso quel cortile
- nel violetto di lavanda -
mi sprofondo.
*
Ho liberato
la mia follia nel timore
di poter farti del male;
un tempo giocavo con parole
come pietre
non ti sapevo ancora
leggerezza.
*
Scrivo
per ritrovarti accanto
nel fulgido mattino che sorprende
o nel meriggio assorto della siesta
tra il gelsomino e passeri piangenti
lungo la battigia
- assolata e deserta -
*
Non posso stare
senza questo tormento
che mi irretisce la mente
sbalzando nel vento la vela.
Non c'è albero
ad impalare il bianco.
*
Assecondare l'onda
nell'incalzante ritmo che s'impone
salendo e ripiegando
lasciando scivolare la paura
- l'azzurro elegge un cielo senza fine -
*
Nel rimescolio
di quest'ora triste
vaga lontano
l'occhio assorto
- la gru oltre l'ardesia
si erge e gira, lenta -
Nel rimescolio
di quest'ora triste
la sola certezza che ho
sale
da quel cornicione.
*
è giunta anche quest'ora
presto tornerò al mio paese
su un lago che brilla al tramonto
e profuma di narcisi.
Rivedrò l'ampia, liquida distesa
delineata dai monti sinuosi
i seducenti voli di poiana
nella luce tra l'opaco e lo smeraldo.
.
*
Ho liberato
la mia follia nel timore
di poter farti del male;
un tempo giocavo con parole
come pietre
non ti sapevo ancora
leggerezza.
*
Scrivo
per ritrovarti accanto
nel fulgido mattino che sorprende
o nel meriggio assorto della siesta
tra il gelsomino e passeri piangenti
lungo la battigia
- assolata e deserta -
*
Non posso stare
senza questo tormento
che mi irretisce la mente
sbalzando nel vento la vela.
Non c'è albero
ad impalare il bianco.
*
Assecondare l'onda
nell'incalzante ritmo che s'impone
salendo e ripiegando
lasciando scivolare la paura
- l'azzurro elegge un cielo senza fine -
*
Nel rimescolio
di quest'ora triste
vaga lontano
l'occhio assorto
- la gru oltre l'ardesia
si erge e gira, lenta -
Nel rimescolio
di quest'ora triste
la sola certezza che ho
sale
da quel cornicione.
*
è giunta anche quest'ora
presto tornerò al mio paese
su un lago che brilla al tramonto
e profuma di narcisi.
Rivedrò l'ampia, liquida distesa
delineata dai monti sinuosi
i seducenti voli di poiana
nella luce tra l'opaco e lo smeraldo.
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