domenica 27 settembre 2015

L'essere e il nulla





“Il sonno che dipana le imbrogliate fila
dell’affanno,
morte di ogni giorno terreno
sollievo alla dura fatica
balsamo delle anime ferite
cibo più di ogni altro prezioso
che la natura offre al sontuoso banchetto
della vita”.


Macbeth II, Shakespeare

venerdì 25 settembre 2015

Kerathokonus


La diagnosi è pungente: KC
patologia della cornea
ovvero, cornea conica

- una piramide nell'occhio -
Anelli di luce, topografie, riboflavina.
La cura è nel cross-linking.

 Poi, la pazienza del ragno
nell'atto dell'inoculare 
tre tipi diversi di gocce
tre volte nell'arco del giorno.

*

Rivesto di nuovo
i panni di madre
che vorrebbe risolvere ogni dramma
attaccandolo al suo seno
mentre il sole di nuovo tramonta
ad ovest di un lago.



mercoledì 23 settembre 2015

Sensazione




Annoterò quì le mie impressioni scaturite dalla visita di ben due mostre: quella di Artemisia Lomi Gentileschi e quella di Paul Cèzanne.
Intitolo il post "Sensazione"in nome di una citazione meravigliosa posta all'entrata della mostra di Cèzanne, a Palazzo Reale:


Il Faut redevenir classique
par la nature
c'est à dire p'ar ca sensation

*

Bisogna ridiventare classico
mediante la natura
cioè attraverso la sensazione.


* * *

Sarò concisa nell'esprimere quanta bellezza ho assorbito dalla visione dei ritratti di Artemisia, dalle posture e dagli scavi, nella mitologia e nella bibbia. L'atto indegno compiuto su di lei ha segnato le sue opere, dopo le vergini con il bambino, così cristalline.
Teste mozzate, spade, sangue.
La fierezza e il tormento sono sempre presenti nelle espressioni dei suoi visi, la bellezza dei particolari si rivela nei gioielli: orecchini di perle, ciondoli e spille, ambra., così come la leggerezza del pizzo ad aria. Il bianco è uno dei colori più difficili per un pittore, dopo il marrone.

La sensibilità, in questa donna piena di talenti (suonava anche il liuto), è anche una condanna,
perchè la sua ricerca di giustizia - in un'epoca che non stima la donna - non le permetterà di porre fine al suo tormento.

Il quadro quì sopra occupava tutta la parete, mi sono seduta ad osservarlo, la tunica rossa era la vera protagonista.




E ora passiamo a Cèzanne, il poeta e la sua Musa ...

martedì 22 settembre 2015

Crepuscoli di stelle

Crepuscoli di stelle (inediti di Carla Bariffi)

 

di Antonio Devicienti


amalassunta su fondo blu 1950
Osvaldo Licini: Amalassunta su fondo blu,1950



*

Abbiamo bisogno delle lacrime
per ricordare le nostre colpe,
per riscattarci
dal malessere nell’esistenza.

*

Esalano aroma di menta
le mie dita
mentre intingono
nuova energia dal tuo desiderio.



Angelo-ribelle-1949
Angelo ribelle, 1949



*

È un deserto di dune di nuvole
sopra la testa
crepuscoli di stelle compaiono
intermittenti
ma il loro nucleo è sempre ben protetto
dal buio della notte.

*

Resterò sempre
fortemente attaccata al residuo di terra
quello fertile,
generoso come le stelle
quando si lasciano osservare
senza fiato.

*

I crochi sono ricomparsi
il campo è un pullulare di viola
stemperato nel verde
con il giallo nucleo palpitante
consacrato dall’ape.



amalassunta su fondo nero 1950
Amalassunta su fondo nero, 1950



*

Certi termini
si rivelano ancor prima di pensarli.
È la congestione di un’idea
che preme per divenire materia,
che sboccia come un croco
in attesa dell’insetto che lo succhia.

*

Un assaggio
di vino rosso di Valtellina
invecchiato di almeno tre anni
è immissione di sangue nuovo
a consacrare una nascita.
Ogni cosa
all’infinito si ripete
per destino o per intercessione
di una matematica occulta.

*

La campana suona
– sperduta –
oltre il paesaggio dell’oblio,
quello che disegno con gli occhi
sopra la distesa del lago.



angelo ribelle su fondo verde 1950
Angelo ribelle su fondo verde, 1950



*

Vorrei visitare
luoghi sacri dove sosti
ogni parete –
entrarti nei silenzi
e respirarli piano
– come fosse musica –
Vorrei …
mentre irrompe la Moldava.

*

Difficile,
filtrare le scorie dal sole
(sa essere spietata la ragione).
Nel dettaglio fiorisce
minuscola una visione.

*

Pensare per immagini
(così dovrebbe essere).
Apprendere è calarsi nel linguaggio
catturarne ombre e segni
guardare dall’angolazione buia
che conduce ad una forma singolare.



amalassunta su fondo nero 1950_2
Amalassunta su fondo nero, 1950



*

Ubriacami di pioggia
poi sventrami
come la carpa
al sole
nel gesto preciso del Dio.

*

Il calabrone è la punta che sfreccia
in prossimità
il nucleo
intatto e inespugnabile.

*

Radunare
le briciole del giorno
quando calma si fa sera
e la casa resta l’argine lontano
condiviso nel silenzio.

*

Prezioso
il mio quaderno di raccolta.
Afferro ogni pulviscolo di luce;
imprimo in un disegno il mio sapore.



-licini_angelo_ribelle_su_fondo_blu_notturno_1954
Angelo ribelle su fondo blu (notturno), 1954

lunedì 21 settembre 2015

Nostalgia del ritorno







Perché la poesia contiene l’eterno?
Perché, rileggendola, tu torni
in un passato remoto
che non conosce tempo e non conosce salvezza
perché in quell’attimo che ripercorri
non esiste il Tu bambino, il Tu presente
il Tu che non vuol essere futuro.

[Il Noi che tu rimpiangi
è nelle pause].

*

Certi attimi
non ci abbandoneranno mai
come quando spaccavamo con un sasso
noccioline, nel giardino segreto.
Si giocava con i formicai, un tempo.

*

Moriremo di malinconia
in una casa piena di ricordi
ascoltando Branduardi.

*

Il padre insegna la responsabilità al figlio
-         come portare la carriola –
Intanto vicino casa si prepara
legna fine per l’inverno.

*

Settembre dona i frutti
secchi, con l’alloro sempre verde.
I ricordi sono l’incoronazione
al segno che permane, all’imbrunire.

*

E ritorna
sulle note antiche dello strumento
il tempo delle rivelazioni
-         Cosa resta
di ciò che abbiamo accumulato?
Tirare le somme, pesa sulla vita come il peso
di ogni questione che non vorremmo affrontare.
La cremazione, è la miglior scelta.





Inti Illimani, “Papel de plata”
Solo noi conosciamo
questo genere di preclusione
questo sostare
nel nucleo – lacerante – di un canto
comprenderne la resa
succhiandone la nostalgia.

martedì 15 settembre 2015

Scrittura e salvezza






Hai sfregato insieme all’inchiostro

una parte di derma

cerchi di ricomporre un ricordo

spezzandolo come si fa con il pane

senza consacrazione, con un saluto

come il fiore del croco, quando si apre alla luce

e s’inchina al tuo sguardo

così le dita immobili

sulla tastiera dell’anima che implori

compongono un suono universale,

compongono l’amore.





lunedì 7 settembre 2015

Presenza assenza





Siamo il prodotto di ciò che leggiamo

e ciò che mangiamo.

Ci nutre l’interesse, e la forma che si nasconde

dietro i nostri soliloqui, dentro le avide notti

consumandoci le cartilagini

- è più difficile gestire 

l’inappetenza -






La rosa che ho colto

ha in sé due integre vite.




L'amore non si nutre di te

Il dolore si

Quando la vita lo assorbe.




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