martedì 1 maggio 2012

Aporia della parola

Nel momento stesso in cui accade
ogni cosa è condannata all'aporia
l'abisso risucchia ogni verbo
disossandone la carne.

10 commenti:

  1. E' il movimento stesso del divenire a creare aporie che il nostro verbo fatica ad esprimere, dovendo ricorrere alla contraddizione, all'unione degli opposti e a volte preferendo il silenzio al parlare impreciso. Come dici tu giustamente nella tua poesia "l'abisso risucchia ogni verbo". Tuttavia, è una necessità continuare a scrivere e cercare di dire l'indicibile, perché ogni dire non sa esprimere l'accadere. Occorrerebbe cercare una nuova logica ed un nuovo linguaggio che sia in grado di farlo. "Nuovo" per noi, ma forse antico.
    Buona serata Carla!

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    1. a volte si ha veramente l'impressione di aver detto tutto, e questo fa sembrare ogni cosa che si vuole scrivere banale, ripetitiva, inutile...
      in fondo lo sappiamo che facciamo parte di un cerchio, ci illudiamo di scoprire cose nuove ma invece ripetiamo il ciclo fino a quando la ruota gira...e se ci pensi: che noia!
      Ciao Daniele, grazie del passaggio solitario
      e saluto anche il Vico, che di cerchi se ne intende!;)

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  2. in fondo si parla sempre delle stesse cose, ma la scelta e l'uso delle parole, possono aggiungere molto a mio avviso

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    1. lo prendo come un invito a proseguire....grazie Massimo!

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  3. Forse ogni istante non è che la memoria d'un irrealtà; non ci resta che perseguire (e perseguitare) l'indicibile come scrive Daniele. Braccarlo con il fiore del pensiero.

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    1. *braccare l'indicibile con il fiore del pensiero*

      geniale :-)

      Benvenuto Arthur!

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  4. E' un piacere trovarsi tra bracconieri di tal fatta!

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  5. attenzione, può essere pericoloso.

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  6. Non tutto ciò che accade è dannato alla contraddizione. Talvolta un fatto o una sensazione sono una sintesi, che forse si può dimenticare. Basta però scostare il velo del tempo per riasaporarne la bellezza.

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  7. sono d'accordo.
    prima che della parola, siamo schiavi del nostro umore
    dipende tutto dalla nostra predisposizione al sentire
    dal nostro stato d'animo, da ciò che in quell'attimo attraversa il nostro campo visivo.
    quando ho scritto queste righe il mio occhio raggiungeva una profondità di 360°.

    se poi guardo fuori dalla mia finestra, la natura nel suo mormorio silenzioso acconsente ogni pensiero...ed è bellissimo immergersi in questa ...assenza di teorie che nel suo manifestarsi apre ogni visione della mente.

    ciao e grazie della visita :-)

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