martedì 5 maggio 2015

Ossessione e scrittura



*Nido di luce, Daniele Baron*




Ripetersi è la morte del pensiero
quando ha subito la spremitura del corpo
reso sacro attraverso l’innamoramento
del segno e del sangue.


 *


Per scrivere occorre trovarsi a proprio agio col proprio corpo, nel proprio corpo, occorre ascoltare le ossessioni cercando di metterle in luce, occorre SENTIRSI.

Si dice che la scrittura è un'ossessione, che bisogna rileggersi, rivedersi; ma alla luce dei nostri cambiamenti di vedute, la scrittura in realtà non cambia, cambia la forma, forse, e l'ossessione rimane.
Quando l’ossessione ci abbandona, allora prepariamoci a morire.

Aggiungo questa verissima affermazione di Marcel Proust:

*Tutti siamo costretti, per rendere sopportabile la realtà, a tenere viva in noi qualche piccola follia.*


12 commenti:

  1. Ah bè, lo diceva anche Vasco.. è tutto un equilibrio, sopra la follia

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    1. La deriva dei continenti incombe ...ho visto un magnifico documentario. La mia ispirazione piu grande viene dalla natura.

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  2. Sì, Carla: credo anch'io che esista un nesso inscindibile tra corpo e scrittura; senza l'ascolto del corpo non esiste scrittura.

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    1. Ieri ho fatto l henne avevo bisogno di ritrovare il mio riflesso rosso!:-)

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  3. La grande scrittura non può che germinare nell'ossessione pura e quasi univoca, che sia la Memoria, la Legge o chissà cos'altro...

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  4. Perché la scrittura è prima di tutto ... ricerca della verità

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  5. Certamente ciò che genera la scrittura è ossessione. Secondo me c'è un principio, un'idea di fondo che poi deve essere dipanata in tutte le infinite manifestazioni. Se manca quel principio, se manca quell'idea, tutt'al più si può scribacchiare.
    Daniele

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  6. l'ossessione è come una sostanza che una volta entrata in circolo nel sangue produce endorfina ...chi l'ha provata non può rassegnarsi a perderla.

    se poi vi aggiungiamo un pizzico di duende (che non tutti gli individui posseggono) non oso pensare all'effetto fenomenico che si produrrebbe sulla scrittura ...perchè da questa mescolanza potrebbe uscirne una sorta di kalokagathìa .

    manca sangue gitano alle nuove generazioni di scrittori ;-)

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    1. Quand'ero ragazzino c'era solo il (o la) kaloderma .. :-)
      Sono reduce da un compleanno con eclisse e equinozio di primavera in un colpo solo ... troppa grazia ... e adesso non ci vedo più dalla duende!

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    2. :-)))
      c'è ancora, la crema per le mani e per il corpo kaloderma!
      dopo un'eclisse e un'equinozio preparati ad affrontare il cambio dell'ora !:-)))

      davanti alla troppa grazia non resta che una cosa da fare: inchinarsi.

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    3. Ma non troppo ... può essere pericoloso. L'universo è un posto infido, a volte ... ;-)))))))

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    4. Max, ho scoperto ora che il festeggiato del compleanno saresti tu! Auguronissimi! :-)

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