sabato 7 gennaio 2012

Vento del nord

Provo una sorta di piacere

nel vedere cancellato un mio passaggio
cancellare significa assorbire
la presenza nell'inconscio

nel sentirmi pedinata
lungo i muri della notte
negli androni
s-governati dalla luce
che non puoi scardinare

nel profumo
che ti resta dell'assenza.

8 commenti:

  1. meraviglioso tutto il capoverso centrale, è un vento seducente quello che voglio leggere

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  2. Grazie Massimo,
    io penso che la poesia più riuscita sia proprio quella dettata dall'urgenza di scriverla, e questa urgenza, naturalmente, deve provenire dallo stato d'animo che si rivela prepotente.

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  3. cancellare significa assorbire - ingoiare - mi piace molto questo punto di vista che presume che una esperienza può entrare talmente dentro da non distinguerla più, quasi dalla propria pelle, e in fondo, questa è quella che potremmo definire la partecipazione dell'assenza sulla propria pelle, dentro agli occhi, nelle orme che lasciamo quando scriviamo, tracciamo la vita

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  4. leggere certi commenti aiuta a comprendere meglio la propria interiorità...
    Grazie Mirella!

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  5. Cancellare un passaggio, lasciarne traccia nella memoria in una presenza-assenza che sommerge... sì.

    Debbo fare ammenda: mi sono reso conto solo ora della tua identità. E' che ti ho sempre associato ad un altro nome.
    Posso quindi salutarti con un amichevole ciao...
    Roberto

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  6. e a che nome mi associavi, se posso permettermi...?
    il saluto amichevole fa sempre piacere, te lo assicuro!:-)
    ciao!

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  7. Io ti associavo a Chapucer... per me questo è sempre stato il nome. Ma sei tu vero?

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  8. Sono io davvero, si, e non è finita qui!
    Mi chiamo anche Diana e Maria :-)

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