domenica 18 dicembre 2011

Opere scelte, Elio Copetti























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Ho selezionato alcune tra le molte opere dell'artista friulano Elio Copetti, poche per esprimere un giudizio ma abbastanza per carpirne tutta la forza del fuoco.

Le sue figure, sempre stilizzate, si muovono in uno spazio surreale, e la leggerezza dei loro movimenti crea una forma che si congiunge
agli archetipi dell'osservatore.

L'animale è il mito che si scopre nella posa,
la donna è il volto del suo corpo che si guarda
il simbolo è il protagonista della tela, colui che squarcia, con abili colpi
la fisionomia delle forme ancestrali.

30 commenti:

  1. Ciao Elio, sei il nuovo Prometeo...
    ;-)

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  2. Ciao Carla, ti ringrazio molto di queste tue ispirate parole e delle scelte che hai qui manifestato. Per un autore, i riscontri di una certa profondità (lusinghieri o meno che siano) sono sempre preziosi, perché gli permettono un ingaggio (diciamo così) "di secondo grado" sulla materia già plasmata in funzione di esigenze in buona parte oscure. Un caro saluto e un abbraccio.

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  3. Grazie, anche io penso questo...i giudizi personali, buoni o cattivi che siano, aiutano sempre.
    un caro saluto a te :-)

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  4. Sono opere stupende, ne sono assolutamente affascinata, possiedono la forza ancestrale del mito e la sacralità di un "non spazio" ( sembrano evocate dal nulla) che diviene elemento simbolo del mutamento interiore ed esteriore...
    mi piacerebbe saperne di più e capire meglio l'artista. intanto, mia cara, ti ringrazio per aver condiviso con noi tanta bellezza.

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  5. la canzone che ho aggiunto
    *e di grazia plena*
    la dedico alle tue parole...

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  6. Le opere di Elio s-prigionano una energia insieme di pensiero e di carne senza confronti recenti. Non frequento assiduamente la contemporaneita' per poter essere attendibile quanto ai suoi riferimenti ma ne sono completamente se-dotto. La scelta del connubio tra biometricita' e ancestralita' e', a mio giudizio, sapienza intinta nel sangue. Il lavoro di Elio mi ricorda quegli esperimenti della modernita' letteraria tipici di Dürrenmatt come "Il minotauro" o "La morte della Pizia" per tacere dell'opera "iperscientifica" di Hofstaedter. Ti chiederei Elio, se potessi e ne avessi piacere - quasi su "commissione" - una tua visione del tuo conterraneo Michelstaedter. Un caro saluto ad entrambi, Luca

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  7. Grazie Ecatmel, grazie Luca, sono affascinato dai vostri giudizi. Luca, cercherò di corrispondere al tuo input, con vero piacere. Un abbraccio a tutti.

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  8. Grazie anche da parte mia Luca, le tue considerazioni sono sempre interessanti...

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  9. Grazie a voi dell'ospitalità. Luca
    PS: Hofstadter ovviamente...

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  10. ..la carne e la sua "controfigura".. fuoco e anima, come un'anticipazione di dita... che graffiano prima che il bacio sia ancora posato..

    stupendo..

    m.

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  11. grazie mia cara, ho aggiunto due cose...
    mi vengono a sprazzi, queste esigenze di immagini.
    aggiungo anche della musica appropriata...
    (la vena geniale non sempre ci accompagna)

    a presto

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  12. Buondì Carla! La scelta deve essere incondizionata (naturalmente, quale autore degli elementi, le approvo tutte :-) Questa tua, estrae e dispone dall'insieme con un bel ritmo e coerenza interna, ma da un poeta c'era da aspettarselo. Un grazie anche a Moni. Ciao

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  13. è stato bellissimo sai, sceglierle con grande libertà....ho dovuto frugare anche nel mio vecchio blog, poi sul tuo, ma alla fine sono soddisfatta della sequenza che ne è scaturita.
    Si nota il tuo stile capace di rendersi essenziale, come nell'immagine di Achille (mi piace pensare che sia lui).
    Quel quadro lo intitolerei: la pietà.

    Grazie Elio!

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  14. trovo geniale anche il fallo di lucifero.
    sembra di vedere un embrione, un viso ancora informe...
    quando osi così, quando si osa nell'arte, hai in mano la creazione del mondo.

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  15. Grazie, Gus
    un merito condiviso
    anche se devo aggiungere che speravo in qualche critica in più...
    (ma io sono sempre esigente!:-)

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  16. Parrebbero incisioni su pietra, questo mi è venuto a mente.

    un saluto mic.

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  17. Fra le mie fonti d'ispirazione stilistica c'è sicuramente la (almeno apparente) libertà figurativa delle pitture rupestri e delle monete greche. In questa proiettata libertà ritrovo il gusto infantile di autosuggestionarmi con le immagini. Il mio rapporto con l'arte moderna e contemporanea è invece differenziato, ambivalente e complicato da intellettualismi e opportunismi, non credo sia il caso di parlarne, é un argomento molto pesante e anche triste, forse. Coi maestri del passato il rapporto è di meraviglia e devozione.

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  18. provo a riscriverti il commento andato perduto.
    Dicevo che da totale inesperto, potevo solo trasmettere le immagini che queste opere mi suscitano. E sono, da una parte una camminata cosmica, dall'altra un ben saldo piede nella carnalità terrena.
    Ammiro molto chi riesce ad esprimere arte, in ogni sua forma, complimenti.

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  19. Una metafora suggestiva questa che mi offri, grazie Massimo.

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  20. è bello leggere le vostre impressioni, così diverse, di pelle...Grazie!

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  21. Splendida carrellata d'autore, grazie.
    L'augurio a te per le migliori festività.
    ^_____^

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  22. Mi permetto e chiedo scusa a Carla, ma volevo specificare la mia impressione, altrimenti questa parrebbe riduttiva. Evito ogni forma concettuale e mi lascio andare alla intuizione, ecco mi sembra di intravedere la pietra come effetto finale, come se queste "figure" avessero bisogno dess'essere animate in artefatti di pietra o di bronzo. Sculture insomma, disegni per queste. Ho avuto scusami Elio , da sempre, da alcuni anni che seguo i tuoi disegni (ricordo la donna-cristo, e le polemiche sterili) ho avuto l'impressione d'una tua tensione verso questa disciplina. Questo era in realtà presuntuosamente il mio sentire finale. O magari è solo un mio desiderio di veder "animate" (in bronzo-fuse) queste figure "parlanti".

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  23. (continuo)Detto questo, non dico che tu non sia un artista gia completo, anzi è proprio il contrario. Sono appunto le "figure" nel mio sentire che bramano d'essere sviluppate, come se quesa avessero voce, e nell'ascoltarle le odo chiedere una fisicità, una sostanza, materia. Sono mie sensazioni, opportunità concessami dall'esserti contemporaneo, appunto quel dialogare che ci è quasi sempre negato. Ringrazio Carla per la sua costante sensibilità e giuste sensazioni. scusandomi del pedante protagonismo, colgo l'occazione per un augurio di buone festività.

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  24. Grazie Aer, trovo anche questa un'idea molto suggestiva, specialmente in riferimento alle caratteristiche materiche del bronzo. Naturalmente si tratterebbe di sviluppi costosi, permessi unicamente nell'ambito di un grande successo, mentre io non ne ho raggiunto neppure uno piccolo, e dunque mi si addice un'impronta materialmente leggera. Però gli ultimi lavori digitali nascono, nei loro file originali, ad una risoluzione piuttosto alta e quindi presumo di poter ottenere delle stampe di grande formato piuttosto incisive. Credo che eseguirò presto qualche esperimento in tal senso. Mi piacerebbe poter allestire una mostra tutta con figure su sfondo nero, credo che avrebbe una bella coerenza stilistica.
    Un caro saluto e auguri di buone feste a tutti :-)

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  25. a me stanno bene così, queste figure aeree...
    animate solo dal potere che l'archetipo invisibile è in grado di evocare.
    grazie per l'augurio Elio
    e grazie a Michele per la sua idea scultorea che potresti anche provare a realizzare
    non ti manca l'inventiva e il materiale, credo.
    ciao!

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  26. Girovagando trovo un bravo artista per me sconosciuto e tanta bella musica...
    Complimenti

    roberto

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  27. Benvenuto Roberto, felice di averti ritrovato!

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  28. anche qui ci sono immagini che mi piacerebbero per la copertina!
    lo intitolerò:
    Rapsodia in rosso.

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