Ha una sua soglia, il dolore
te ne accorgi quando il nervo si perfora
e l’infiammazione brucia
nella cavità dell’osso.
I pugni sono immobili
sotto lo sterno
e la lacrima sgorga copiosa.
È questo, il nostro destino
non poter trattenere l’attesa.
troppo antica.
Caverne di Platone inesplorate
sul crinale del ricordo
le mani sono resina schiodata
da un’asse sensoriale, da un grido
di terra bruciata in-attesa.
*
Le immagini che scegli
mi coccolano gli occhi
quando una simbiosi si delinea
lungo il margine rubato
Allora gli occhi pieni
traboccano bellezza d’acqua dolce
e il sale si bilancia con il fuoco
di un’etica perduta
natura ed elementi
sublimano la mente di chi aspira
Brevi bagliori. Belli
RispondiEliminaStefano
come i petali d'ulivo dell'albero sacro ...
RispondiEliminapadre di tutti i tempi, eterno
i pugni sotto lo sterno, a volte, le lacrime le trattengono..
RispondiEliminaconsiderazioni belle, da rileggere..
difficilmente, quando il dolore è fisico ...
Eliminala prima è dedicata a una seduta dal dentista!
credo sia uno dei dolori peggiori, quello di un nervo toccato quando l'anestesia non prende.
La potenza delle parole ben assestate è rileggerle anche a posteriori e ri-trovarne la forza.
RispondiEliminaBuona settimana Carla!
grazie Tiziana, hai capito che la Forza è importante per combattere, ma più ancora la calma che deriva da un equilibrio di energia.
EliminaSplendidi versi che donano nuova vita alla mia immagine. Grazie di cuore.
RispondiEliminaCompimenti a Elio Scarciglia per le immagini.
EliminaUn saluto T. Tiziana
grazie alla sua arte e alla gentilezza che sa effondere ...
Eliminaun saluto caro
ho aggiunto il link alla pagina ...
RispondiEliminaGrazie Elio!