Esy tipota dhen zitas
mono mou dhinis
aftà ta nea màtia
to aperanto enos topou
pou ieros kratai ta shimata
alla i esthisis anighoun mia telia
- edho pano sti dhafni -
stin avli pou tremi
mazi i anasa mas.
* * *
Tu non chiedi nulla
solo mi dai
questi occhi nuovi
l'immensità di un luogo
che sacro racchiude le forme.
Ma i sensi dispiegano un punto
- Qui, sopra l’alloro -
Tu non chiedi nulla
solo mi dai
questi occhi nuovi
l'immensità di un luogo
che sacro racchiude le forme.
Ma i sensi dispiegano un punto
- Qui, sopra l’alloro -
Nel
chiostro che vibra
unisono il nostro respiro.
*
unisono il nostro respiro.
*
Dosmou tin maghia
RispondiEliminaPiretòs ton nyhton mou
Psichì mou
Namporusa na se diashiso
Sigha sigha …
Ichos zestos kaievloghimenos
Dikia (mou) avisso.
bellissima!
RispondiEliminagrazie Cristina, anche se non è ben chiaro a cosa sia riferito: bellissima!
Elimina;-)
a te naturalmente
Eliminasei troppo buono, sei quasi un santo!;-)
EliminaAnima, silenzio, chiostro, alloro: affascinanti i suoni e le immagini. In effetti una Grecia poco conosciuta, ma che lascia un segno profondissimo è quella dei monasteri e delle piccole chiese intorno a alle quali si raccolgono i villaggi.
RispondiEliminaGrazie, Carla.
Mio caro Antonio, sono felice che tu abbia colto lo spirito di questa grecità che vado cantando...e ti ringrazio per l'attenzione che mi dedichi, e adoro ricambiare!
Eliminaa presto
Gocce di filocalia.
RispondiElimina;-)
sei sempre criptico...
Eliminagrazie del bellissimo commento!
Un saluto.
RispondiEliminaStefano
Ciao Stefano!
EliminaQuel punto, sembra un punto di energia..
RispondiElimina(mi sono messa un po' in pari, nel piacere di leggerti.. :)
un punto di energia al di fuori di me, ma che mi irradia....ed è una sensazione magnifica!
Eliminaquando ho pensato questa poesia mi trovavo in territorio sacro, al centro del chiostro, con questo ampio alloro che si apriva nell'azzurrità del cielo, la luce solare faceva vibrare il suo verde .....sono ancora li se ci penso.
Quel dispiegarsi sopra l'alloro “sapienza e gloria” in contrasto con il “solo mi dai” come fosse poca cosa, che bella Carla, immensa!
RispondiEliminat.t.
quel: tu non chiedi nulla, in realtà è la grandezza dell'essere capace di amare al di la di ciò che può ricevere dall'altro.
Eliminaamare l'essere per quello che senti di lui e viceversa
senza desiderare nulla in cambio, solo l'anima
(che in realtà è tutto).
La spinta per fare questo, naturalmente, ci viene da un'energia superiore.
si, anch'io penso sia tutto in quel " tu non chiedi nulla "
RispondiEliminac'è la gioia del dare, unica, pura
la vera poesia della vita ...
RispondiEliminase ci penso, i poeti dovrebbero essere così, generosi, e non pieni di Sè come la maggior parte di quelli che conosco dimostra di essere.