sabato 14 aprile 2012

*Ercola* di Elio Copetti


Proiezioni - indisturbate - di prāna
masturbano gli occhi.
Eclisse dentata
la bestia nascosta.
Bicipite brachiale in stato di grazia.

- Due ventri ed un unico punto -

14 commenti:

  1. Mi sono permessa di cambiare il titolo dell'opera di Elio (era intitolata Ida:-))
    Ercola lo rappresenta benissimo.
    la *Forza* al femminile, perchè nei tratti sinuosi e decisi io vedo una donna.
    (forse è la curvatura sottile del collo, quasi simile alla vita, che mi porta a trarre queste considerazioni, ma anche il modo di impugnare la stella *filante*).

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  2. Affascinante l'uso che hai fatto di quest'immagine, tuffandoti nelle sue dislocazioni ne hai tratto belle risonanze. Brava.

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  3. la parola, elevata, tratteggia la figura regalandole dignità ed identità...connubio d'arti eccellenti...

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  4. Ciò che accomuna e separa l'erba dal fiore è il profumo. Mentre il fiore è colore e profumo, questo non è (quasi) mai sapore. Nell'"erba" il profumo si fa sapore. Il sapore si fa etica, diviene odore "buono" (che cos'è l'etica?).
    Il "finocchio selvatico" è concetto. Le impressioni, attorno a questo divenire a cascata, si fanno via, si fanno strada, come esperienza. Questa prende forma come sensazione, in se sentimento (il sentimento non è che piacere-dolore).

    Come nel paradosso antico -non esiste il male-. (perchè tutto è Bene)

    Straodinario il tuo sentire Carla, come al solito ne cogli l'attimo.

    ciao e una buona serata.

    P.S. mia visione cervellotica del quadro (e quanto è brutta!) Forse ho solo aggiunto al "respiro", -prana- solo un po' di profumo..).

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    1. che cos'è l'etica?
      bella domanda...
      mi piace l'idea che ci hai sentito il profumo, in questo connubio *immagine parola*
      hai pensato al fiore!
      io non ho visto il fiore.
      vedi quanto siamo diversi?
      la bellezza dell'incontro è in questa cascata di sensazioni che vanno a fluire partendo da un'immagine e riversandosi nella nostra percezione.
      così si sviluppa l'olfatto :-)
      ciao!

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    2. Se dovessi raccontarti quale percorso mi ha portato ai Benastanti, mi "cancelleresti" e giustamente.

      Penso naturalmente ad una mia idea, forse alle similitudini dei riti animisti, non ho elementi quindi solo supposizioni. Ma è curioso comprenderne l'origine psichica animista ed è curioso comprenderne il significato che ci viene a noi riproposto in forma di mito. Gli antichissimi gli animisti particepavano al rito, noi traduciamo letteralmente come memoria ancestrale in mito (ecco "ora" l'inquisizione). Il rito è riproposizione ordinata. (riproposizione di cosa? Si riproduce l'esperienza negli essenti, e si produce si auspica di produrre uno spostamento una dislocazione tra gli essenti... il sacrificio ecc,) Il mito è la rappresentazione, vivificata del rito.(ne è parte il fantastico mondo dei sogni e le suggestioni inconsce)Il rito è di gran lunga più importante del mito. Per comprendere i miti, io credo, bisognerebbe comprenderne i riti che ne erano alla base. ecco, perdona queste presuntuosità.

      Naturalmente le nostre differenze erano collocate l'una sull'impressione (percetto)la tua, l'altra come punto di domanda, una magra analisi come vedi. la tua è più vera più bella ed aderente alla verità. ciao

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    3. le analisi sono sempre punto di riflessione e quindi le accetto tutte, e grazie alla tua abbiamo nuovamente rispolverao Aristotele!
      Per lui l'etica doveva confrontarsi con le tradizioni esistenti, legittimando ciò che appartiene *naturalmente* agli esseri umani, e trovando un punto di equilibrio tra le naturali aspirazioni dell'uomo e l'esercizio del pensiero che è il *bene sommo*.

      (che il rito venga prima del mito è solo un fatto di gerarchia.
      riesco a figurarmi benissimo il mito anche senza conoscerne il rito perchè, intrinsecamente, il rito è contenuto nel mito).

      Lascerei da parte l'animismo, ogni congetura estrema non contiene la contraddizione necessaria a farmela accettare.

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  5. Brava tu, Carla, ma anche Elio ha btalento.
    Ciao.

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  6. Bellissimo e riuscito insieme Carla.
    Nel tuo scritto adoro in particolare:
    "Eclisse dentata
    la bestia nascosta."
    ma la tua poesia è davvero interessante tutta, è un distillato di immagini dello spaesamento, un eloquente ermetismo.
    buona serata!

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    1. carissimo Daniele, al posto di eclisse mi ha sfiorato anche l'idea di poter scrivere: vagina.
      buona serata a te!

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  7. pare di sentirne la pelle

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  8. Saluto e ringrazio per gli apprezzamenti.

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    1. saluto e ringrazio anche io, molto belle e interessanti le vostre osservazioni, poi con calma svisceriamo da cosa nasce cosa...il mio gioco preferito :-)
      Buona giornta!

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