Cosa sei tu che mi fluisci nel sangue e sali nella mente mina in un campo
lunedì 19 maggio 2014
Tracce di sopravvivenza
Nel gioco – raffinato – dell’osmosi
canta la pelle una lingua
senza emettere suono.
È un linguaggio segreto del corpo
un rimando alle stagioni migratorie
alla profondità – irriverente - di una ferita che pulsa
contaminando lo spazio che separa
il mio istinto dal tuo esserne immune.
*
Leggo Chatwin
e ritorno nomade
come Rimbaud, nelle sue suole di vento
con la presunzione di possedere
tutti i paesi possibili.
*
Bisogna scuoterla
la volontà;
bisogna che non s’infossi
dentro l’oblio dell’illusione
intorpidita dai reflussi
che risalgono dannosi
come la processionaria
che divora il pino adulto.
*
Il taglio delle parole
ho appreso da Wittgenstein
così come il pensiero quando genera
folgore in metastasi.
.
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...le suole di vento,
RispondiEliminawow! spettacolo
è una nota di Verlaine! :-)
EliminaIl nomadismo è connaturato alla scrittura: grazie per avercelo ricordato.
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