domenica 24 febbraio 2013

Qui sedes


La neve non ha consistenza
se non la accarezzi
stringendola in pugno,
così le note d'aria
si elevano fiere
nel si, minore di voce
soprano che piano distende
i contorni
di un'antica sofferenza

e piano si scioglie.


Il pianoforte
è lo strumento malinconico per eccellenza
(dopo il violino)
riesce a trasmettere
archi di tempo scomposti
e poi ricomposti
- architetture rinascimentali -
un romanticismo antico
che fa palpitare il cuore
e l'animo, e le dita

è un arpeggio che sale
danzando su note indivisibili
mistificazione di un ritaglio
di un romanzo di Flaubert.



8 commenti:

  1. Composte ascoltando Bach in si minore e Corelli in fa maggiore.
    :-)

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  2. una buona domenica.

    (che faccio preparo il fornellino per la sciolina?)

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    1. Grazie Aer ma preferisco andare a piedi e godermi lo spettacolo.
      Lo sci è diventato uno sport pericoloso.

      Un buon lunedì a te!

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  3. ..la neve, il pianoforte, il violino.

    Consistenze dici... anche solo a guardarla da dentro verso fuori, si riempie la mano, il fiato fa quelle condensate note e la radio suona la musica che piace.

    ti abbraccio, che fa freddo freddo..
    m.

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    1. ma lo sai che era proprio la radio che ascoltavo sabato pomeriggio in montagna accanto alla stufa andante? Una bella consistenza, considerando anche i ciocchi di legna!

      ciao mia cara, fa tanto freddo ma noi sappiamo scaldarci!:-)

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  4. Per chi non avesse indovinato il romanzo di Flaubert, si tratta di Madame Bovary.
    Certe letture vanno rispolverate, ogni tanto...

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  5. toccare la musica, trovo sia possibile
    e fonte di notevoli sensazioni

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    1. in questa combustione, la musica e il silenzio si comparano.
      :-)

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