mercoledì 23 gennaio 2013

Lago d'ardesia


S'incanala
il verbo
lo cerco e 
s'increspa la piega dell'onda
sul lago d'ardesia.

- La musica in pietra traduce
il trepido vuoto dell'aria -



8 commenti:

  1. Rimane fra le dita lo scatto pacato dell'occhio al lago, lo traduce senza veli, come si sveglia il mattino.
    Un abraccio Tiziana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. bello trovare questo tuo pensiero poetico, grazie!
      domenica mattina la vista sul mio lago era così...
      un anestetico tra l'aria e la profondità.
      ciao Tiziana, un caro abbraccio

      Elimina
  2. ci si può scrivere il poema dell'acqua

    RispondiElimina
  3. Grazie amici miei, il lago è un gran veicolatore di sensazioni, ogni sua luce una lettura diversa
    da cui è difficile staccarsi.

    RispondiElimina
  4. cavolo! non riesco ad apprezzarlo, il lago. fiume fin che vuoi, acqua in movimento, mai la stessa, ma lago proprio no, mi rende inquieta. attesa sinistra. chissà perchè..però la foto è bella! un saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La fortuna è che dove vivo io c'è anche il fiume...
      il torrente Pioverna!
      comunque a me succede il contrario, il lago mi acquieta :-)
      Grazie per il passaggio, ho visto le belle opere...Schiele predominante!
      un saluto

      Elimina