domenica 19 agosto 2012

Cosmogonia dell'individuo

Non sono che una piccola entità
nel ciclo rigoglioso degli eventi
eppure nel mio simile mi specchio
inglobandone le stesse vibrazioni
- la focosità, la rabbia, il sangue caldo -
Sinonimi di forza e distinzione.
La vita è nella bolla che tu spingi,
ignaro se nell'aria sopravvive.
L'individuo
è solo.



Ripulire dalle scorie ogni giudizio
che la gente ti propina disinvolta
non sapendo la meschinità che regna
dentro certe congetture.
Mi rifiuto di ascoltare oltre il dovuto
e mi avvio, con passo ruvido e leggero
nell'alcova del mio guscio protettivo.

*

L'ape regina, divoratrice
è condannata
se la costringi all'interno del vetro
- l'aria è il suo regime -

* *

Bisogna prendere appropriate distanze
dalle ideologie che si affollano nella nostra mente
esigendone il dominio.
La schiavitù dell'astrazione è pericolosa
perchè ci allontana dalla percezione del reale
che è il nostro vero mondo;
il nostro corpo.
I Dogmi sono il nutrimento necessario
per la conseguente espulsione.



Perchè dobbiamo trovarci sul baratro di una possibile morte
per riuscire a scrivere?
Il nostro sentire diventa tutt'uno con il nostro annullamento
[vorrei dire fusione
che altro siamo?]
Se sappiamo amalgamarci nel cosmo
ogni particella potrà trarne beneficio.

* * *

Verlaine era lirico, molto lirico!
Cioran l'avrebbe fustigato senza tregua.
[Devo confessare che mi ha stancato con tutti i suoi aforismi indigesti e sentenziosi.]

15 commenti:

  1. Belle queste riflessioni poetiche, tragitti, rimbalzi e saturazioni.. e questa sera rimetto anch'io un uovo sul blog, lo trovo un soggetto molto fotogenico :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vengo ora a vederlo :-)
      bello questo tema dell'uovo, lo trovo fecondo sotto ogni aspetto!
      grazie per l'elogio alle poesie, molto filosofiche ma in fondo, i testi che leggo ultimamente...contribuiscono :-)
      qui al lago è pieno di zanzare cannibale, non solo ti succhiano il sangue, ti mangiano vivo!!!

      Elimina
  2. Interessanti Carla le tue poesie che sembrano aforismi sull'origine e sul ritorno ad essa.
    Ab ovo, appunto.
    Insieme contengono buone intuizioni sulla condizione umana.
    "Perchè dobbiamo trovarci sul baratro di una possibile morte
    per riuscire a scrivere?"
    E' la nostra condizione ek-statica appunto, fonte sia di gioia che di dolore.
    A presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie anche a te, Daniele :-)
      in origine era l'uovo, si
      poi, in medias res,la sostanza!;-)
      Rimanendo in tema di *uova* ti consiglio la lettura de: L'uovo di Gertrudina, di Laura Pariani, narrato e ambientato nella terra del fuoco.
      a presto!

      Elimina
  3. Bella la foto! Però zoomando sui due direi che si tratta di camosci, non di caprioli. Forse scendevano in basso a cercare acqua.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda bene le cornina, mio carissimo Elio...ero ancora abbastanza lontana ma mi sembra che non siano proprio cornina da camoscio :-)

      Elimina
    2. E tu ninina guarda bene la codina ;-) non è proprio codina da capriolo. Cosa scommettiamo? :-))

      Elimina
    3. non scommetto proprio niente se non sicura al 100 x 100!;-)
      il giorno prima avevo scattato un'altra foto nel bosco, e sono riuscita a riprendere un esemplare più da vicino, se ingrandisco le corna in quel caso potrei darti ragione perchè tendono a incurvarsi sul retro, ma se mi parli di code io non me ne intendo proprio!:-))
      mi sa che dobbiamo chiedre a Fabio Brotto...

      Elimina
    4. Ecco qua, sono camosci. Inconfondibili coi caprioli, che sono cervidi e hanno - i maschi - piccole corna ramificate. I camosci hanno corna ricurve e senza rami, che qui si vedono benissimo. Anche l'esemplare nel bosco è un camoscio. Il manto è diverso nelle due specie, e nel camoscio la testa è molto differente da quella del capriolo. Basterebbe guardare le immagini dei due animali su internet e ci si renderebbe subito conto delle grandi differenze. Ha ragione Elio.

      Elimina
    5. Affascinante la tua spiegazione Fabio, ti ringrazio di cuore e spero di approfittare ancora della tua acutezza di riconoscimento se ne avrò bisogno.
      Sai, dalle mie parti nominano per di più il capriolo, e questo mi fa capire quanto le persone in generale, e anche io in particolare, si soffermino sull'aspetto generale di ciò che vedono trascurando (probabilmente perchè non le conoscono) le differenze essenziali che scorrono tra una specie e l'altra.
      (p.s., nelle tue escursioni porti sempre la lente?:-)

      Elio ha ragione, decisamente! Gli offrirò un cappuccino appena ne avrò occasione...

      Elimina
    6. Grazie Carla :-) Un caro saluto a Fabio.

      Elimina
  4. tutto è sempre pervaso di una delicata e confortevole, armonia

    un caro saluto Carla
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Massimo, sei sempre generoso di complimenti...
      l'*essere* apprezza!:-)

      Elimina
  5. Ottime poesie!
    Hai l'invidiabile capacità di contraddirti da un post all'altro... ma questo è un pregio...
    si dice che solo gli stupidi non cambiano mai idea...
    Stefano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Stefano, sono convinta anche io che sia un pregio, così non rischio di rendere ottusa la mia mente e di conseguenza i miei ragionamenti :-)

      Elimina