giovedì 20 agosto 2015

seduta di reiki


Odio il narcisismo dei poeti
somiglia all'egoismo del mondo
quando impone la vacuità di un'espressione
ai suoi fedeli intrighi

il profilo nascosto dei boschi
trattiene il suo segreto nella mappa
seducente della luce
intreccia con i sensi la sua danza
per perdersi nelle galassie.

*

Ieri ho respirato reiki
le mani imposte, l'aura del calore
a risvegliarmi i chakra uno ad uno
il secondo era perso nel limbo
di una costellazione.


9 commenti:

  1. Grazie, Carla, per questa affermazione che condivido: "Odio il narcisismo dei poeti". Amarissima, ma sacrosanta verità. E quanto narcisismo, quanto egoismo avvelena la poesia!

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    Risposte
    1. mi consola il fatto che esistono poeti come Pierluigi Cappello.

      ciao mio caro :-)

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    2. In passato, per motivi diciamo artistico - professionali, ho avuto contatti con poeti, una in particolare era tra le più acclamate e famose d'Italia ...
      Insomma, diciamo che da allora ho perso molto interesse nella frequentazione dei poeti ... Già autoproclamarsi poeta lo trovo molto sospetto ...
      Un vivente è già di suo un poeta, anche se è analfabeta o se è un animale. Poeta è un ghirigoro in più.
      Le poesie dovrebbero scriversi da sole, senza l'aiuto di mani e teste troppo piene di sé.
      Avevi perso il secondo chakra? ;-)

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    3. Dimenticavo, anch'io faccio un'eccezione per Pierluigi Cappello, almeno per quel poco che ho letto di lui.
      Anima. Corpo.

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    4. *Un vivente è già di suo un poeta, anche se è analfabeta o se è un animale. Poeta è un ghirigoro in più.*

      mi piace tantissimo questa tua frase, Max ...
      come dire che l'esistenza è la poesia...
      anima e corpo che formano una essenza.

      mi domando chi era la poeta famosa che hai conosciuto ...
      (ritienila mera curiosità femminile:-)).

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    5. Ormai era diventata un personaggio televisivo ... è morta qualche anno fa ... mi è capitato diverse volte di accompagnarla al pianoforte mentre leggeva le sue poesie ... Anche se sono passati poco più di dieci anni, sembra una vita fa. Sempre in quel periodo presenziavo (per via della poetessa) diversi incontri di poesia e devo dire che non regnava un'aria di simpatia e cordialità. C'era molta affettazione e presunzione. Ricordo che io insieme agli altri musicisti ce ne stavamo sempre in disparte per conto nostro a ridere e sparare cazzate. In fondo eravamo dei semplici manovali della musica. Il poeta entrava e noi accompagnavamo. Comunque mi sono divertito molto anche se da allora mi è rimasta una specie di diffidenza nei confronti dei poeti.
      Escluso i presenti, naturalmente ... ;-)

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    6. che bella atmosfera hai evocato, immagino i grandi saloni ottocenteschi con il pianoforte protagonista di una musica soave, poesia che si diffonde nei giardini ...e i lampadari che brillano maestosi ...

      quindi sei un musicista, che bello :-)

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    7. Quanto a lampadari e saloni ottocenteschi ne sono capitati, è vero ...
      Ormai faccio poco o nulla, la pagnotta, come si dice, ha le sue priorità ... tuttavia ogni volta che capita l'occasione sono contento, la musica rimane il grande amore di sempre.

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    8. grande Alda Merini ...che privilegio hai avuto, accompagnandola

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