mercoledì 23 luglio 2014

Senso e radice in poesia





Volevo omettere lo scritto, ma poi, perchè?
Esprimo ciò che penso, che spesso non va a pari passo con ciò che sembro, con ciò che dico.
Siamo grovigli di contraddizioni, noi umani, spesso è difficile comprenderci a partire da noi stessi, figuriamoci gli altri.
Chi pensa che la poesia sia un'eredità da lasciare ai posteri, sbaglia.
La poesia viene prima di tutto da un'urgenza, non va mai calcolata, se mai indirizzata, rivisitata, ma mai, nella poesia, deve prevalere il fine che giustifica i mezzi.
Senso e radice, non servono a chi legge, servono in primis a chi scrive, a chi SENTE.
Perciò, chi si considera poeta, prima deve pensare a ciò che ha sacrificato della sua vita per questo tema caldo, insostituibile al sangue, fluido come il sangue.

Il bulbo contiene la radice, il senso è ciò che sgrovigliamo ...
(se ci riusciamo).





7 commenti:

  1. vado in vacanza per un'altra settimana

    au revoir!;.)

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  2. un amico, anni fa, mi disse "la poesia è ciò che mi avanza, che non riesco a trattenere, non importa dove la depositi, come un osso di seppia qualcuno forse un giorno la troverà, o la getterà"
    mi è rimasta impressa nel tempo questa sua riflessione, sento di poterla condividere

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    1. grazie dello splendido pensiero, Massimo!

      questo tuo amico era forse Montale?

      :-)

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  3. eh, magari! :-)
    l'osso di seppia ha fatto scuola comunque. è un ragazzo di Roma, di cui ho perso le tracce, ma non le parole.

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    1. l'esperienza diventa preziosa quando impariamo a trattenere l'essenziale ...il tempo cerca sempre di sbiadire i bei ricordi
      ma nulla può contro la volontà di ferro di conservarli

      grazie per la tua splendida amicizia e per questa frase che reputo la più bella tra le ultime cose lette!

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  4. Mi sembra di leggere tra le righe il rifiuto del narcisismo; quanta gente incontro che scrive per essere ammirata (e spesso non legge i libri degli altri)! C'è all'opera una legione di poeti: ma dov'è la poesia? Grazie della tua onesta riflessione, Carla.

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    1. è grazie a persone come te, che esiste l'onestà

      la capretta ti fa ciao :-)

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