Cosa sei tu che mi fluisci nel sangue e sali nella mente mina in un campo
giovedì 12 luglio 2012
Sinusoidi morbide
Sinusoidi morbide
i tracciati creativi dell'Arte
che puoi controllare.
Appaiono più dimensioni
aperte ad ogni congettura.
*
Epicurèa, mi definisci, per diletto
verso ogni forma di bellezza concepita
dalla Musa - ruggente - dell'Arte.
Cloaca di ogni materia
la mia provocazione sensoriale
[veggente e transitoria]
Superba oltre i limiti del corpo.
*
Lungo l'epidìdimo
attraverso l'erogena zona
che divide il cratere dal vulcano.
Nel Perinèo,
abbandono il disegno delle labbra.
*
Perigonio, all'apice del fiore
il tepalo trasmesso per scissione
lo scarto - epidurale - del pistillo
che genera con-tatto.
*
Il ferro è il legante dei corpi
cromatico riflesso del mio sangue.
Femmina in estro incorono
il magico ricambio ed il ritorno.
* * *
-Sei il mio cane -
ti sussurro nell'orecchio
mentre annusi, tra i capelli,
il mio inconfondibile odore.
Mentre piano ti soffermi
nel mio nucleo dilatato
per sentirmi sussultare
per racchiudermi nel seme
quel tuo essermi nel fiato
lungo orgasmo in contrazione.
La risacca di acqua dolce
che solfeggia sotto-pelle.
*
Mi porterai una moleskine
con penna stilografica.
*Accendi l'entusiasmo nei miei occhi*
perchè conosci ciò che non controllo
lo scrivere improvviso nel tragitto
del tempo che mi coglie in emozione.
*
Incidi con maestria lungo la pelle
sottilmente, la polpa affumicata
- proviene da terra di Sauris -
la tua forchetta d'argento
affondi nella peperonata
risale, corona di gialli
imbocca la bocca che
ingoia e recide con brama.
Riflesso, nel calice di lago
Valmont rosso fruttato
esalta il sapore di spezie
il pepe che nel rosso visualizza
l'estensione della fame.
*
Fiammingo
il tuo fiato usurpatore
e il pelo
longobardo per discendenza.
Bruegel nello stile, indiscutibile,
di lingua e di fuoco.
*
Vorrei recitarti i miei versi,
io, che temo l'ascolto
dedicandoli solo al tuo orecchio
che conosce le particole segrete
del mio occhio Polifemo.
.
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Torride e bellissime :-) Ciao Carla!
RispondiEliminaA parte l'anatomia... le poesie sono ben costruite...
RispondiEliminae poi c'è quel verso che mi fa accapponare la pelle: "Accendi l'entusiasmo nei miei occhi"
Complimenti
Stefano
Grazie ad entrambi!
RispondiEliminaL'anatomia in realtà, è un paesaggio
gioioso se nutre gli occhi di luce :-)
Buona serata
questi frammenti colti, hanno una fisicità primordiale, magnifica.
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