venerdì 14 novembre 2014

Dea madre

Sembra che la poesia d'amore e quella religiosa si annoverino tra le poesie più difficili da comporre,
perchè si rischia di scadere nella banalità.
Così è stato detto ed è pensiero comune.
Non credo questo caso riguardi le poesie che seguono ...

Questo *miracolo* può accadere quando lo stile è saldo e la forza che spinge la parola, inestinguibile.






Sentirei la tua
Aria di lago
Ferma sulla strada
Del corpo mio segreto
Del corpo mio mistero
Nudo e sacro pellegrino
Fino a prenderti e riavermi
In te
Mio sconcio angelo senz’
Ali di rima
O versi colti
Raccolgo parole
E la sera mai sarà
Più lunga.

*

Il profilo del cielo che cola
Colore tra la
Coltre di foglie
Nell’ombra e
Resiste il pensiero,
in bilico tra terra e
altezza a venire,
dove tu sei.

* * *

Rosa gentile imperlata di lieve
Rugiada piacere mattutino
Rosa che gusto ne sento la fragranza
Fresca sulle labbra
Per me si apre come porta che disvela
Misteri intrappolati tra i suoi petali
Perché l’inverno non vinca
E le sere grevi di rimpianti.

*

Di grazia imperatrice mi catturi
E il lago che allarga il mio petto rischiuma
Luce serena – trabocca
Nel cuore si tuffa.

*

Sei disseminata sui prati, amore, nella primavera
Alta delle nevi e brilli
Occhio di sole nella mia pupilla, fresca
Brezza che ubriaca di gioia
T’insinui nel mio petto aperto
Alla vita di questo silenzio che scroscia
A valle nel canto dei torrenti; cammini
Come l’ombra che mi segue mi segui
Agile e sottile come lei indugi
Sulle pietre dove dorme l’anima del mondo
E le accarezzi.

*

C’è un luogo di verde e di sole fra i boschi
E domina la valle. La neve
D’inverno vi dorme serena.

E ai tuoi capelli sciolti già si discioglie
Rabbrividiscono i fiori accarezzando la tua pelle
E il mio cuore trema che negli occhi
Tuoi ritrova un riflesso di luna
L’incanto dell’amore il calore
Del tuo seno sul mio seno e questa vita
Profonda che nudi ci ravvolge
Sereni animali ardenti alla luna
Immersi nel silenzio delle alture.

Questo sogno mi scorre nel sangue
Questo delirio per il tuo calore
Mio piccolo amore fin che s’avvera
La tua cara nudità da assaporare
Ardentemente sotto la luna.

*

Il tuo volto si smaglia e svanisce
Nei colori della primavera: un’ombra
Persiste, sui monti la neve riluce
Cruda in un cielo rabbuiato. Un’ombra
Fra gli occhi ti segna sfregio e grido
Gemma semiaperta che si chiude.

*

E pure ti dai con passione e perdono
Passione di terra che dimentica e richiama
Ragione e tenerezza

Il tuo corpo a brani consola i nostri ozi
E di te rimane soltanto un profumo
Che svanisce nel tempo e si dissocia 
dal calore della tua pelle. Non so
Come cantarti, animale che canti
La canzone onesta della vita, rivuole
Il suo tempo la prole macellata.

Cantano il tuo seno con l’immensa
Perfidia dell’intellettuale
Come fossi tu creatura d’un’estetica
Frammento ancillare ad una teleologia
Che ingabbia ogni sentire animale
E tutto riduce a valore sociale

Ma il tuo piccolo seno vibra poesia
Parla la stessa parola di Dio.

*

Vorrei cantare perfetti paesaggi amori
Per te neonati nel vento che gioca
D’un maggio terso e leggero ma il buio
Delle parole preme da nubi in agguato
Il cuore manca e la ragione
Spera e dispera.

*

I tuoi colori amore sono il rosso
L’azzurro e le infinite
Sfumature dei verdi e dei violetti
Ma questi anni non sanno che il graffio
Dell’orrore ed io ti soffro
Dentro me racchiusa come un feto malaticcio
Che non vuole germinare a questo nero.

*

Te ne stai ferita gemendo nelle zone
Più segrete, né ti vuoi svelare
Come fossi tu l’abitatrice infame
Dell’abisso – e tutto questo m’indigna e avvampo
D’un fuoco impotente mentre impugno
La penna come mitraglia e sparo
Tortura di parole contro la tortura.

La tua nudità amore non è più la stessa
Dai tempi antichi della dea Madre.


2 commenti:

  1. credo che l'universalità di questo sentire e donarsi, valichi ogni confine di genere per realizzarsi in una grande spiritualità condivisa.

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    1. Grazie Massimo, dici bene quando nomini la spiritualità condivisa

      cosa rara, di questi tempi.

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