sabato 1 giugno 2013

Appercezione pura (io penso)


Le affinità
si stabiliscono a fior di pelle
così l'estasi del momento
- Monade fiorente al cospetto del mondo -
Gioco di forze
con radice metafisica.



Dedichiamo la vita a un ascolto
che dovrebbe essere dettato dal cuore,
filtrato dalla mente,
ponderato dai sensi.
E poi ci ritroviamo in un giardino
- curato dalla brezza di un canto
che ci giunge dall'infanzia -
Chiamalo, se vuoi, dimenticanza.



* * *

Aggiungo un inciso di Leibniz, a questi miei versi composti da poco, qualcosa che ha a che fare con la conoscenza e che trovo appropriato in questo luogo:

Il conoscere non è un automatismo meccanico (Locke), ma atto di appercezione che coinvolge in qualche modo la libertà e l'autocoscienza del soggetto.
La conoscenza è quindi un atto fuori dal tempo, e non una ricezione passiva di un fatto o una semplice nozione.



16 commenti:

  1. un po' di chimica non guasta mai..

    un buon sabato.

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    1. Volevo chiamarlo ricordanza, l'ascolto...
      ma è chiaro che se una parola viene pronunciata, la sua morte è annunciata.

      (la dinamite siamo noi!;-)

      buon primo giugno!

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  2. buon giorno Carla,
    buon giugno ...

    deliziosi versi che accompagnano una riflessione per me importantissima, da anni compio uno degli aspetti della mia professione con alla base questo concetto: la conoscenza è una dinamica di riscoperta ...
    dove la partecipazione è fondamentalmente attiva ed attivata dalla curiosità

    riscoperta e non scoperta, perchè sono convinta che fondalmentalmente l'abc del nostro esserci e della vita sia ben custodito nel nostro inconscio, ed è con riconoscimenti, anche inconsapevoli, che conosciamo, impariamo ... capiamo ... per citare Blu cum-prendiamo

    pensare di formare-informare-diffondere considerando l'altro come un vuoto da riempire è una forma di violenz, il disconoscimento della persona, il furto della sua essenza ...

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    1. mi fa piacere aver sviluppato in te questi ragionamenti. Ognuno ha una sua concezione del termine conoscenza, varie dispute sono state affrontate tra: conoscenza empirica e conoscenza innata.
      La conoscenza è qualcosa che travalica l'esperienza e lo studio, è un insieme - completo - di tutto.
      il contenuto di un cerchio che si abbraccia!
      ciao Anna, stammi bene :-)

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  3. Disconosciamoci, primo passo per la conoscenza.
    La sequenza che srotola cuore, mente e sensi è aurea massima incisa tra i versi ;-)

    A.

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    1. Grazie Arthur, sempre affascinante leggerti...

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    2. p.s., mi è stato detto che esagero un pò con gli incisi, li metto anche quando non sono necessari...
      sapere queste cose è d'aiuto perchè contribuisce al perfezionamento della scrittura.

      ho capito che sottolineare qualcosa di importante per noi non è detto che possa esserlo anche per l'altro, colui che ci legge e che si specchia in altri passaggi...

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  4. Soltanto se siamo in grado di disporci a un completo distacco e a farci vuoti, senza per questo volerlo, eliminiamo la superiorità del nostro Io, direbbe Eckhart.
    Distacco, disconoscenza, dis-soluzione in Dio.
    (Oggi leggevo i Sermoni Tedeschi)
    ;-)

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    1. carissimo, hai fatto bene a citare Eckhart!
      nel suo pensiero è presente Aristotele e Plotino che fanno parte delle mie affinità elettive.
      la sua mistica si avvicina all'intuizione di un principio oltre il pensiero, che si può raggiungere atttraverso la filosofia.
      Oltre la ragione che cerca, c'è una ragione che non cerca oltre!
      Uno sguardo unico tra l'occhio di dio e il nostro.
      svilupperemo anche questo...nel silenzio absidale del rifugio.

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    2. devo fare una correzione: Dio con la D maiuscola, per Meister Eckhart!
      e poi aggiungo che nel suo pensiero riverbera anche il fuoco di Bachelard
      e questo lo trovo molto *animoso* :-)

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    3. Leggerò presto qualcosa del buon Gaston. Sono digiuno del suo pensiero ;-)

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    4. leggi il sermone 82...
      la metafora del cuore, è qui che mi ricorda Bachelard, il fuoco e la candela, la sua fiamma debole ma tenace...
      Quando il fuoco è generato all'interno del legno gli trasmette la propria natura e la propria essenza, e il legno, da sè, diviene sempre e sempre più simile al fuoco.

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  5. bellissimo, Carla ...

    milena

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    1. Grazie Rozmilla!:-)
      si tratta della chiesa di Santa Maria sopra Olcio...
      un luogo sacro.

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  6. ..mi piace l'accostamento affinità con la foto in verticale, c'è un che di prolungato, di divenire..poi quel verde e azzurro che fa "notizia"..

    un abbraccio stretto..
    m.

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    1. Cara, che bello il tuo pensiero, grazie!
      Vi farò conoscere Bachelard, lo meritate!
      Sto mettendo insieme qualcosa che ha a che fare con i quattro elementi primari, e con l'Essere.

      come al solito è il tempo che manca, ma in testa c'è l'idea, e l'intuizione
      che il genio del momento tradurrà...;-)

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