martedì 14 maggio 2013

Pensieri diversi


Basta un attimo a cogliere il bagliore, quello eterno, quello che non si ripete, se non nella nostra mente insaziabile
Ma allora ci torna utile meditare, su questa visione e la sua apparizione, forse per sperare ancora in qualcosa di vero, perchè il sogno è l'apparenza di ciò che il nostro occhio riflette:
l'interiore proiettato ...




Aggiungo l'incipit tratto dalla mia nuova lettura: A scuola dallo stregone, Carlos Castaneda


Per me esiste solo il cammino lungo sentieri che hanno un cuore, lungo qualsiasi sentiero che abbia un cuore. Lungo questo io cammino, e la sola prova che vale è attraversarlo in tutta la sua lunghezza. E qui io cammino guardando, senza fiato.

Don Juan

* * *

...non si può tentare nulla di più se non stabilire il principio e la direzione di una strada infinitamente lunga. La presunzione di qualsiasi completezza sistematica e definitiva sarebbe, come minimo, un'illusione. la perfezione può essere quì ottenuta dal singolo studioso solo nel senso soggettivo in cui egli comunichi tutto ciò che è stato capace di vedere.

Georg Simmel


L'antropologia ci ha insegnato che il mondo è definito differentemente a seconda dei differenti luoghi. Non è soltanto che le persone credono in differenti divinità e si aspettano differenti destini post-mortem. 
è piuttosto, che i mondi delle differenti persone hanno forme differenti. Differiscono i presupposti metafisici stessi: lo spazio non si conforma alla geometria euclidea, il tempo non scorre in continuo e unidirezionalmente, la causazione non si conforma alla logica aristotelica, l'uomo non è differenziato dal non -uomo o la vita dalla morte, come nel nostro mondo. Della forma di questi altri mondi sappiamo qualcosa dalla logica dei linguaggi indigeni, dai miti e dalle cerimonie come ci documentano gli antropologi.
[...] Castaneda afferma giustamente che tale mondo, in virtù di tutte le sue differenze di percezione, ha la sua propria logica interna. [...] L'importanza fondamentale dell'entrare in mondi diversi dal nostro - e quindi dell'antropologia stessa - sta nel fatto che l'esperienza ci porta a comprendere che il nostro mondo è anch'esso un costrutto culturale. Conoscendo altri mondi, quindi, vediamo il nostro per quello che è, e siamo perciò in grado anche di vedere di sfuggita ciò a cui deve in effetti assomigliare il vero mondo, il mondo tra il nostro costrutto culturale e quegli altri mondi. Di quì l'allegoria, così come l'etnografia.

dalla prefazione di Walter Goldschmidt

12 commenti:

  1. la mia mente è saziabilissima... questo è il mio pensiero...

    una buona serata.

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  2. allora ti accontenti, beato te!
    non ti dico cosa sto leggendo, sto diventando gelosa, delle mie letture.

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  3. Ho un onirisma che riservo ad un mio post a venire,(un po' macabro ovviamente) ;-)
    La sezione aurea che, talvolta, racchiude il nostro sguardo interiore è il vero orizzonte da cui siamo sorti.
    E, forse, rimpianto di futuro.

    A.

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    1. è molto profonda, direi inconoscibile, bisognerebbe avere un'esperienza al riguardo per affermarlo...

      a tal proposito ho letto due citazioni meravigliose come incipit del libro che sto leggendo e che in questo contesto mi piace riportare...
      le aggiungo sotto il crepuscolo.

      ciao Simone, immagino sarai tutto preso dalla manifestazione culturale dedicata alla narrativa che si svolge a Torino nei prossimi giorni...auguri!

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  4. Ciao Carla, anche Pessoa ha scritto cose memorabili su quell'enigma; lessi Castaneda molto tempo fa, con un entusiasmo che ora mi mette i brividi :-)
    Sto per andare al Salone del Libro, credo che, come me, saresti in grado di mettervi le tende.

    A presto cara ;-)

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    1. Quando hai tempo ti do il permesso di rispolverarle, le cose memorabili di Pessoa su quell'enigma!:-)
      in quanto al salone, un pò ti invidio, chissà quanto ben di Dio...

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  5. lessi tutto Castaneda da giovane. e poi altre misteriosità chiamarono e assecondai.
    sai che anche io sono gelosa delle mie letture?
    intanto sto leggendo parole sparse su diagrammi seri della mia esistenza che obbligano a decisioni e accettazione.
    buona lettura e buona vita, Carla.
    un abbraccio
    cri

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    1. carissima Cristina, prima cosa ricambio l'abbraccio...
      i tracciati vanno sempre interpretati anche dal cuore, non solo dall'occhio...ma tornando alle letture, la gelosia va e viene, in fondo far conoscere le nostre letture contribuisce a far conoscere la nostra formazione, è un completamento reciproco.

      Metterò altri passi della lettura di Castaneda perchè alcuni sono veramente fulminanti e profondi.

      Ti auguro ogni bene!

      p.s.:
      per chi oggi avrà occasione di acquistare la gazzetta di lecco c'è un piccolo articolo che mi riguarda, è venuto proprio bene!
      :-)

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  6. e se il nostro interiore ha sostanza, quell'attimo diventa perenne visione, di vita, di insieme, un divenire continuo

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  7. esatto...un divenire continuo.
    come le nostre letture.
    con che criterio è necessario valutare la priorità di un tipo di lettura rispetto ad un'altra?
    tempo fa lessi il Demian di Hesse, lo trovai denso di sottili verità, la contraddizione come principale spunto di una indivisibile personalità.
    ora, a distanza di tempo, lo rileggerei per coglierne le sfumature altre, quelle che allora mi erano invisibili.
    e così per molte altre (penso al mitico "Cent'anni di solitudine" di Marquez).

    non esiste un tempo per certi tipi di letture, esse si ripresentano a noi con la stessa richiesta:
    Divorami.

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  8. ho aggiunto l'interessantissima prefazione di Goldschmidt, devo ammettere che dopo i primi passi sull'iniziazione di certi tipi di sostanze allucinogene mi sono annoiata...trovo molto più interessanti le considerazioni iniziali dettate da una logica visione d'insieme.
    Già il sapere che esistano queste "differenze" è una conoscenza rilevante.

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  9. "non esiste un tempo per certi tipi di letture, esse si ripresentano a noi con la stessa richiesta:
    Divorami." ...

    leggendo i commenti pensavo proprio a questo concetto ...

    in questi giorni sto divorando e mi sto facendo divorare da un libricino che si è fatto discelophanare già in libreria tanto era pressante nella sua richiesta
    solo qualche tempo fa non l'avrei notato, ma chissà per quanti è stata lettura iniziatica
    buona lettura cara, ora vado a dare la buona notte agli alberi che fanno da guardiani alla mia casa
    anna

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