lunedì 27 ottobre 2014

Cosmogonia del Suono







Bachelard sostiene che:
La voce è  come un tubo sonoro”.

Una sorta di oboe;

il fiato che ne scaturisce

è pura energia emozionale

arriva ad inondare ogni condotto

del corpo e della mente

come fosse spirito.



Questo dovrebbe avvenire

quando ad alta voce o sussurrando

emettiamo una poesia.


* * *

Facciamo tutti parte
di un repertorio di immagini
che la nostra mente assimila
in attesa che una musica di archi
ci guidi a comprenderle.


[ascoltando Claude Debussy, Arabesque]


* *

Esiste una luce diversa
quando il crepuscolo scivola ed entra
dalla finestra socchiusa
- accarezza gli oggetti in silenzio -
li inebria di un corpo che pulsa.
E' la luce degli avi.



*

I morti sono presenti
più dei vivi.



3 commenti:

  1. Grazie. Tornerò a meditare i tuoi versi. Grazie, Carla.

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    1. Grazie Antonio.
      ne avevo scritte altre, sul tema della morte
      forse le aggiungerò.

      a presto

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