lunedì 14 aprile 2014

Mescolanza di origini




Vivo in un'altra epoca

me ne accorgo mentre salgo le scale
in pietra, di corsa
mentre sistemo i vestiti nell'armadio

antico, antichi

- scarto e non vorrei -

è tutto antico, quì

come le lacrime che si sciolgono sulle note di Bach,

come i fiori che sbocciano sempre

e sempre vengono recisi

come l'enciclopedia che cerco disperatamente

per trovare un senso alle parole.



Ma i tasti sono infiniti.

24 commenti:

  1. Ma le parole le abbiamo inventate noi, non dovrebbe esserci bisogno di enciclopedie per trovarne il senso. O comunque non si dovrebbero usare parole per cui uno abbia bisogno un' enciclopedia per capirne il senso.
    C'è solo una tastiera infinita. E non è la mia

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    1. a volte mi succede, mentre ho delle intuizioni che vorrei scrivere, di pensare certe parole che solo apparentemente mi svelano il loro senso, allora devo assolutamente approfondirlo mediante un vocabolario...è una sensazione di eccitazione irresistibile...andare a vedere se quella parola che istintivamente senti di dover scrivere corrisponda a tutti gli effetti a ciò che vuoi esprimere...non so se sono stata chiara a descriverti la mia eccitazione, credo sia così per ogni scrittore che ricerca nella parola il significato etimologico, non solo il suono.

      quale sarebbe la tastiere infinita e unica cui alludi?
      quella di Dio?
      e se qualcuno non ci crede...?
      la musica impersona una tastiera infinita...e appartiene a tutti coloro che possono ascoltarla :-)

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    2. Non è crederci o no..
      Da Novecento:
      "Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro.
      Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare.
      Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere.
      Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
      Se quella tastiera è infinita non c’è musica che puoi suonare.

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    3. L' infinito è nella finitezza

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    4. non ho letto il libro di Baricco, ma è ottimo il concetto che hai espresso...è un pò come quando guardi l'acqua di un fiume scorrere sempre, e non riesci a fissare l'attenzione su quel guizzo argentato che balugina al sole, per potergli dare un nome, una finitezza...

      è bello pensare all'infinito se non hai dei progetti ....


      grazie per gli stimoli che mi date ...ho pensato alle scale come metafora della continua salita della vita verso il punto in cui non c'è più il respiro, ho pensato alle antiche scale di Mario Tobino...
      il pensiero è infinito!:-)

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    5. Meglio guardare quel lago tra le case.. Che è anche mio.

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    6. vuoi dire che certe immagini valgono più delle parole?
      :-) scherzo, so bene che i discorsi filosofici sorgono da certe predisposizioni dell'animo, dell'anima.

      su quale sponda abiteresti?
      (pensavo che il lago fosse solo mio!:-))

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    7. Non ci abito più.. Nato a Como il lago resta sempre tuo, ci torno spesso.
      Avevo negli orecchi le onde prima di nascere

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    8. ti ho risposto sotto :-)
      ne approfitto per farti gli auguri di Buona Pasqua!
      a te e a tutti gli amici che sento vicini...

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  2. Che splendida foto, col lago e i monti che appaiono tra le case.
    Natura e opere dell'uomo, due elementi complementari, ma con un rapporto - ahimè - spesso conflittuale!
    Davide

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    1. Il rapporto conflittuale è giusto che esista, è quello che ci permette di riconoscere i nostri opposti, le nostre contraddizioni, che a loro volta ci aiutano a conoscere gli altri...
      i chiaro scuri sono ciò che di più bello esiste nell'arte, ma anche nella natura :-)
      sembrano case disabitate, in realtà ci sono i gerani...il tocco dell'uomo, la bellezza ...

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  3. Molto bella questa poesia Carla, esprime bene, con parole esatte che si compongono con un ritmo sapiente, una sensazione che spesso ho provato: il fatto che la ricerca del senso è antica come la stessa storia dell'uomo; certi segni ci rendono palpabile questa rincorsa che a volte nell'angoscia ci sembra priva di senso, a volte si rivela come IL senso. Almeno, così ho sentito.
    Un caro saluto
    Daniele

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    1. Grazie Daniele, la ricerca del senso a volte ci allontana dal vero senso delle cose, e le parole ci girano intorno senza riuscire ad afferrarlo...quando ho trascritto questa poesia ho pensato che era molto lirica, intima, troppo descrittiva del mio stato d'animo...ho addirittura omesso un verso...
      ora vorrei rimetterlo al suo posto perchè ... la verità nella poesia è anche riuscire a non vergognarsi di esporsi, nudi, al sole di aprile...:-)
      un caro saluto a te!

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  4. forse, in alcuni attimi, sono finiti (i tasti) e le dita scrivono antiche..

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    1. cosa scrivono e cosa scriveranno ancora le dita, chissà...

      il verso che ho omesso era:

      ma i tasti sono infiniti, come la musica,
      come i nomi da cui non riesco a staccarmi.

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    2. la prossima escursione estiva che farò con mia zia Adelia sarà prendere il battello per Como e poi, da Como, la funicolare per Brunate...non ci siamo mai state!:-)
      chissà che vista meravigliosa...e poi la vedrò da un'altra prospettiva ...
      a Como ho visitato il duomo, splendido ...e Villa Olmo in occasione della mostra dei dipinti di Klimt, Schiele, Kokoschka ...poi abbiamo scoperto un ristorantino nel centro storico delizioso, dedicato a Ernest Hemingway :-)

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    3. Mai stata a Brunate? Ci devi andare.
      Anche se per me forse sono i ricordi che la fanno bella, le gite, le camminate, due spalle forti quando ero stanco.. C'è una bella vista su Como.
      E poi c'è il viaggio in funicolare!

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    1. ricambio gli auguri!
      per quanto riguarda la funicolare, cercherò di superare le mie vertigini ...:-)

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  6. Mi assento per un pò di giorni, buona Pasqua e buone vacanze a tutti!

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  7. Felice di vivere anch'io in un'altra epoca. Buona Pasqua, Carla.

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    1. sono scesa alla realtà, giusto per mettere qualcosa su un poeta che ammiro per la sua ricerca dell'essenziale, soprattutto in fotografia...
      si tratta di Roberto Michilli...

      grazie Antonio :-)

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