L'antico roseto ha bisogno di innesti
in fondo noi rechiamo
il sangue e il pane
legati tra loro da lunghe
memorie.
Palingenesi in dimora
la nostra identità cristallizzata.
* * *
La memoria è un archivio
incommensurabile.
La sua misura, una nicchia escatologica.
Il mio santo calice del Graal.
*
Si scoprono archetipi
frugando nella casa,
statue di cera che si sciolgono
a contatto con la pelle.
Sprigionano gli enigmi
di un tempo prematuro.
*
Ombre crepuscolari
segnano un tratto d'esistenza.
margini incondizionati ai bordi del conoscibile,
particelle declinate verso un dove universale.
- Declinatio, inclinatio o clinamen -
Si esprimono dal Nulla.
da un'invisibile dimensione definita come:
solitudine esistenziale
non catalogabile, essenziale
nella sua offerta del Sè.
*
L'offerta del Sè
richiede un'apertura senza dogmi,
un'abbandono che è accoglienza di un legame
importantissimo, per le tue origini.
*
Nel cuore si conservano memorie
che non conoscono la condizione del tempo
restano immagini ferme
nitide come lo sguardo
di un angelo, dal comodino.
*
Le prospettive cambiano sempre
perchè l'uomo si muove nello spazio.
Breglia ora è di fronte, in linea d'aria.
Questa mattina, lungo il cammino, era sempre di fronte.
La perpendicolare, cadendo, forma una linea retta;
rivela gli spostamenti mentali.
Il luogo non muta, cresce.
*
L'esperienza è un tracciato
che bisogna apprendere col tempo,
fotogrammi indistruttibili
alla ricerca di un senso,
il nostro io smascherato
che palpita nel volo.
*
Dobbiamo ricordarci i punti focali,
quelli che lasciano un segno nella memoria.
La malinconia, come la musica
sa esaltarli al massimo grado.
*
Ti cercavo nell'altrove del creato,
inconsapevole...
Siamo barricati nel nostro destino
o meglio, nella nostra idea di destino.
Poi basta un segno del tempo,
di un tempo che ti appartiene,
a distruggere ogni difesa,
esponendoti il cuore e i pensieri.
.
La memoria è un archivio
incommensurabile.
La sua misura, una nicchia escatologica.
Il mio santo calice del Graal.
*
Si scoprono archetipi
frugando nella casa,
statue di cera che si sciolgono
a contatto con la pelle.
Sprigionano gli enigmi
di un tempo prematuro.
*
Ombre crepuscolari
segnano un tratto d'esistenza.
margini incondizionati ai bordi del conoscibile,
particelle declinate verso un dove universale.
- Declinatio, inclinatio o clinamen -
Si esprimono dal Nulla.
da un'invisibile dimensione definita come:
solitudine esistenziale
non catalogabile, essenziale
nella sua offerta del Sè.
*
L'offerta del Sè
richiede un'apertura senza dogmi,
un'abbandono che è accoglienza di un legame
importantissimo, per le tue origini.
*
Nel cuore si conservano memorie
che non conoscono la condizione del tempo
restano immagini ferme
nitide come lo sguardo
di un angelo, dal comodino.
*
Le prospettive cambiano sempre
perchè l'uomo si muove nello spazio.
Breglia ora è di fronte, in linea d'aria.
Questa mattina, lungo il cammino, era sempre di fronte.
La perpendicolare, cadendo, forma una linea retta;
rivela gli spostamenti mentali.
Il luogo non muta, cresce.
*
L'esperienza è un tracciato
che bisogna apprendere col tempo,
fotogrammi indistruttibili
alla ricerca di un senso,
il nostro io smascherato
che palpita nel volo.
*
Dobbiamo ricordarci i punti focali,
quelli che lasciano un segno nella memoria.
La malinconia, come la musica
sa esaltarli al massimo grado.
*
Ti cercavo nell'altrove del creato,
inconsapevole...
Siamo barricati nel nostro destino
o meglio, nella nostra idea di destino.
Poi basta un segno del tempo,
di un tempo che ti appartiene,
a distruggere ogni difesa,
esponendoti il cuore e i pensieri.
.
Belle!
RispondiEliminae invece sono qua... (e giuro non sono stato io)
RispondiEliminauna buon fine domenica, Armageddon..
Grazie miei cari, ben ritrovati!
RispondiEliminaIl titolo che avevo scelto era: Luce aurorale
poi sono incappata in questa parola atavica, palingenesi, piena di significato e di origine...
Oggi si torna al lavoro!