lunedì 18 giugno 2012

L'Arte della Fuga

Voglio prendermi il tempo che desidero
per sommare la radice all'epigono
e formare una piramide

Scrigno di lussuria
il paesaggio che dispiega
sul mondo una coltre di brace
- ancora calda -


E io che ti sussurro 
in toni di viola a contralto,
una dicotomia senza eguali


.

18 commenti:

  1. la lussuria è già nel desiderarlo, quel tempo

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  2. Questa fuga di Bach è straordinariamente noiosa. Detesto ogni forma musicale, mi annoio e mi vien la malinconia al pensiero che qualcuno possa rinchiudersi in un teatro ad ascoltare dei signori vestiti a lutto che compongono vari rumori chiamati musica. Mi domando come possa accadere una cosa del genere, spero che questo non venga da te preso come atto di provocazione ma è veramente quel che sento e penso, credo che sia da folli rinchiudersi in un teatro o andare (peggio) ad un concerto di musica moderna. I musicisti mi fanno "pena", son cosi' tristi e generalmente fintamente colti, come alcuni direttori d'orchestra celebrati, ma mi rendo conto che sembro un pazzo. Ma su questa fuga mi vien da ridere, è ilare. e poi queste mie son cose folli e contro corrente e chiedo scusa. Essendo l'unico sulla terra che considera la musica noia e perdita di tempo, sicuramente sragionerò'. Ma bella la poesia questo si. Una buona settimana.

    P.S. ma ammiro quelli che riescono a percepirne la magia, mi piacciono persino le critiche musicali come non ricordare Montale in questo caso... e mi piace pure un blog che è tra queste pagine e lo seguo e mi piace come racconta storie legate alla musica. Ma questa mi è insopportabile. (se ti sembra un commento strambo e fuori tema cancella)

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    1. Mi sembra davvero straordinaria questa cosa che dici Aer, proprio nessun genere né singola opera musicale ti cattura?

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    2. sei liberissimo di criticare qualsiasi cosa e di esprimere il tuo parere.
      apprezzo di più le persone che non si vergognano di essere schiette di quelle che trascinano la bava alla lingua a furia di leccare.
      e quale sarebbe il blog tra queste pagine di cui ammiri le sinfonie?
      e se vuoi, dimmi anche della critica di Montale che non conosco...

      una buona serata a te, a Elio (al quale ho portato via l'immagine e non c'è bisogno che lo dico) e a Massimo, che sembra che s'intenda di lussuria!
      :-)

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  3. Nessun genere mi interessa, mi annoiano tutti. (Trovo la musica sciocca, chiedo scusa). Mi rendo conto dell'enormità e non ne parlo, ma certo quando posso la evito. Questo non significa che non la conosco, sono arrivato a capire che non mi piace come fatto naturale, perché la sento artificiale, ingombrante e non mi fa pensare, mi distrae da ciò che m'interessa, senza contare che mi intristisce. Da ragazzo suonavo il sax contralto, ma mi sono stufato presto. Mi rendo conto ad esempio qui del contrappunto, del significato di Fuga, persino di alcuni concetti che mi sembrano un poco tirati come quelli appunto aristotelici-contrapunto e pitagorici e via dicendo, un tantino esagerati, mi sembra. Ma questo è un mio sentire critico. Questo non significa che non può' farmi piacere un motivetto o una bella voce, un canto. O qualche ritmo primitivo con suoni attinenti al rito. Ecco se ci penso il canto, la voce mi piace, ma deve esser canto "rubato" che abbia un senso nel contesto. Una buona serata.

    P.S. Ieri in motonave ero sdraiato a prora e ascoltavo il ritmo delle onde frangersi e i baffi d'acqua che cadevano ritmicamente come quelli di una fontana. Ecco quel rumore quella musicalità ha un senso per la mia vita, ha un raccordo, un pieno significato. Ho ascoltato con piacere, quel ritmo ed il suo logico variare, (se ci fosse stata una musica a sovrastare quel ritmo sarebbe stato per me insopportabile, "violenza") altra cosa quindi l'imitazione...

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  4. Sì, è proprio questa l'ipotesi che trovavo affascinante: il non poterla apprezzare perché la si capisce troppo: la possibilità – magari legata a qualche misteriosa predisposizione – di "ricostruirla" internamente con l'obbligo di vederla con un mezzo, artificio, troppo prevedibile e dunque noioso. Un barlume di un simile effetto forse lo sperimento quando colgo – per via di immedesimazione – nelle mie o nelle altrui opere visive, certi elementi di goffaggine capaci di impedirmi con singolare precisione ciò che chiamerei una “proiezione numinosa” di significati, che per me rappresenta un po' l'obiettivo dell'arte. Si tratta di caratterizzazioni individuali talmente forti che in certi casi non riesco quasi a credere all'autenticità dei resoconti altrui. D'altra parte cerco di stare attento a non assolutizzare le mie idiosincrasie.

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  5. nella fuga l'incontro e il dialogo, due voci che si rincorrono: l'una ricomincia dall'altra, la corteggia, prosegue e l'invita ad accostarsi, sussurra... così come nei tuoi bei versi, così come si fa nell'amore o nell'intesa perfetta dell'amicizia

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    1. Ciao mia cara, grazie per la poesia che mi regali ogni volta con le tue parole...
      In effetti certe *sinfonie* intristiscono, come dice Michele...sembra che, in certi momenti, una forma di masochismo voglia impadronirsi dei miei pensieri infiltrandosi nel mio sentire (e portandomi così a scrivere).

      Se trovo un video che tempo fa postai sul vecchio blog lo aggiungo, perchè trovo quel suono pieno di suggestione e magia.

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  6. non c'è verso di trovarlo...era il suono della balena in Patagonia, c'era una ragazza seduta in una grotta che lo ascoltava...vibrazioni decisamente da brividi.

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  7. ho combinato un guaio! mi si è cancellato tutto...

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  8. ho cercato di rimediare cercando i miei appunti che non so per quale ragione non avevo ancora accartocciato.
    non c'è niente di più doloroso, per uno scrittore, del fatto di perdere i suoi appunti.
    (mi viene in mente Dino Campana, che dovette riscrivere un intero libro perchè la sua opera venne smarrita, e non per caso).

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  9. potersi prendere il tempo,
    di questi tempi non è da tutti...

    senza la musica come potrei "calmare" i miei bollenti spiriti??
    un sorriso e un abbraccio..

    m.

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  10. toni di viola e harmonium:
    John Cale e Nico
    una dicotomia
    la musica piace o non piace
    il silenzio e musica?
    "una cornice d'argento nella mia notte illuminata da candela
    Il falconiere siede sulle sabbie del suo deserto all'alba
    aprendo gabbie sommerse con una rivelazione argentata...
    tutti gli amabili volti
    tutte le amabili tracce d'argento cancellate
    le mie pagine vuote..."

    http://youtu.be/o64HH0gKMEQ

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    1. Fausto, il tuo buon gusto in fatto di musica sorprende anche me, grazie!
      p.s., *toni di viola e di harmonium*...all'inizio ho pensato ai fiori e al loro profumo inebriante :-)

      il silenzio è musica?
      L'interrogativo si fa sentire in tutto il suo mistero, tanto che ieri sera ho scritto...

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  11. Esterrefatto. Bellissima.
    Stefano

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