mercoledì 14 gennaio 2015

La Natura, la Vita, la Morte - Giovanni Segantini


In questa foto, con il suo panciotto corto e la mano in quella posa, mi ricorda fortemente Klimt!

Domenica 11/01/2015, visita alla mostra di Giovanni Segantini, Milano Palazzo Reale.

La coda è interminabile ma la zia Adelia, Renata e io ci facciamo strada tra la folla ed esibiamo i nostri biglietti prenotati, sono le 12 e 35 quando varchiamo la soglia verso quei paesaggi che il maestro ci mostra con grazia ...

Ave Maria a trasbordo II

Ho scelto solo tre foto perchè su internet non ho trovato una buona qualità per i quadri che volevo inserire i cui titoli sono:

Il coro di Sant'Antonio
La benedizione delle pecore
Nature morte
L'ora mesta
L'anatra appesa
Vaso con azalea bianca
Petalo di rosa

La storia del maestro è interessante, resta orfano in giovane età e per lui la figura della madre sarà sempre doppia, la madre perduta e la madre matrigna.
Le due madri è un titolo che spesso ricorre nelle sue opere, la donna e la bestia con in grembo e accanto i loro piccoli cuccioli.
Resta orfano a soli 8 anni e da li inizia la sua travagliata vita "di strada".
Sarà l'incontro con un sacerdote a metterlo sulla strada dell'arte ma si renderà conto di essere  un artista solo quando ritrarrà il volto malato di una bambina morta, poichè alla madre, guardandolo, sembrerà per un attimo di dimenticarne il dolore.

Muore colpito da peritonite fulminante in una baita, a oltre tremila metri d'altezza e a soli 42 anni.

La ricerca materica è sempre presente, forte, ostinata, così come la ricerca della luce, dei chiaro scuri che in alcuni quadri mi hanno tanto ricordato il grande Caravaggio.
Nei suoi quadri non si avverte la fatica ma piuttosto una levità ricopre ogni gesto...credo si tratti di un tocco di grazia. Ho letto in un trafiletto sul muro che amava le pecore tosate perchè solo così poteva avvertire, nella forma, ogni singolo muscolo del corpo, ogni osso pervaso di vita.

Ave Maria sui monti

La natura morta raffigurante il cesto di uova accanto ai polli sgozzati con solo un uovo rotto in primo piano è molto simbolico, poichè l'uovo è considerato la forma geometrica perfetta per quel suo ovale che dentro racchiude l'equilibrio della forma, l'equilibrio della vita...

La ricerca della materia si respira nel suo realizzare il marmo (quadro dei funghi nel cesto)
l'erba con i fiori (tecnica puntiforme) le piume dell'anatra bianca, il legno.
Il bianco è tra i colori più difficili da realizzare così come l'effetto della trasparenza dell'acqua e la neve, la neve ...!Poi c'è lo studio della foglia del pino cembro (studio sul paradiso), con tutti quegli aghi ...
Il vaso con l'azalea bianca, in verticale, è molto piaciuto a mia zia che lo vedrebbe benissimo appeso a una parete della camera da letto.

Il quadro qui sotto, Dopo il temporale, bisogna immaginarlo che ricopra tutta una parete, e poi contemplarlo dalla giusta distanza, assaporando la freschezza dell'aria, l'umidità delle zolle, la bellezza delle altezze incontaminate ...
















*e tutte le cose furono come una sola cosa
abbracciata per sempre dalla sua silenziosa
potenza come dall’aria.
Partita è su i vènti ebra di libertà l’anima dolce e rude
di colui che cercava una patria nelle altezze più nude
sempre più solitaria.*

Gabriele D'Annunzio in memoria di Giovanni Segantini



7 commenti:

  1. ce ne sarebbero di cose da dire ...
    mi sono limitata ad evidenziare ciò che più mi ha coinvolto, e consiglio a chi può di recarsi a St.Moritz a visitarlo in tutto il suo splendore.

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  2. grazie Carla, evidenziare la bellezza ci fa stare tutti meglio

    un abbraccio

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    1. mi succede anche quando guardo le vecchie fotografie ...
      quando qualcosa commuove abbiamo trovato la bellezza.

      ciao Massimo

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  3. mi stavo dimenticando una strofa della meravigliosa poesia che D'Annunziò dedicò alla sua morte e che era esposta nell'ultima sala ...

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  4. Io di fronte ad Ave Maria con trasbordo mi sono commosso ... ma tutta la mostra è tra le più belle che ho visto negli ultimi anni e ne ho viste parecchie.
    PS. Non mi hai riconosciuto perché sono andato nel pomeriggio verso le cinque ... :-)))

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    1. Oops, Ave Maria a trasbordo ...

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    2. :-)
      per chi non l'ha ancora vista la prossima domenica è l'ultima!

      ciao Massimo, e grazie per la ventata di umorismo che mi hai trasmesso :-)

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