domenica 28 aprile 2013

Sein und Zeit

i quattro elementi fondamentali per Heidegger sono:

- terra, cielo, uomo, Dio -

Ne parlavo ieri sera con mio fratello...
abbiamo parlato anche di Baudelaire e dei suoi fiori del male, della poesia: il viaggio
di come ha scoperto ora *Narciso e Boccadoro*
il grande Hermann Hesse...
L'arte vista dai grandi del pensiero ...
l'importanza delle proporzioni - che ha valenza matematica
l'esperienza, lui è geologo...


Ma più di tutto, mi è piaciuto quella possibilità
di trovarsi in uno stato di grazia, quando si raggiunge, in mezzo all'elemento natura e alla sua ostilità, quella condizione di *consapevolezza divina*
quel sentirsi protetti, nonostante la fatalità.

* * *

Baudelaire ha creato tra le similitudini dei rapporti basati sui SENSI

Se noi osserviamo un quadro, e l'immagine riflessa ci riporta a dei ricordi
se vediamo il mare, ad esempio, possiamo immaginare il suo odore?
Sarebbe più giusto dire che;
potremmo SENTIRE il suo odore, così come è possibile sentire l'odore di un ricordo, il suo profumo legato ad una immagine.

a tal proposito riporto una poesia tratta da: i fiori del male

Lettore, qualche volta hai respirato
con ebbrezza, lentamente assaporandolo,
il grano d'incenso che in una chiesa si spande
o da un sacchetto il muschio inveterato?

Profondo, magico incanto con cui ci ubriaca
nel presente, tornato intatto il passato?
Così l'amante, sopra un corpo adorato
coglie il fiore *squisito* del ricordo.





8 commenti:

  1. un obiettivo della tecnologia del futuro: associare ad un'immagine un profumo senza più l'ausilio dell'immaginazione.

    perchè guardando un quadro dovremmo desiderare di sentirne anche il profumo?
    mi è stato risposto: perchè così i sensi raggiungono una più alta consapevolezza, una potenzialità del piacere.

    c'è da riflettere, io però preferisco immaginare...

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  2. il calicantus non sarebbe molto adatto in questo periodo ma il suo profumo è talmente penetrante che lo reputo il fior fiore dei profumi!


    sto preparando una nuova lettura, ci abbinerò la primavera di Malevic!;-)

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  3. E' l'immagine che fa grande il pensiero...che attraversa talvolta anche la cecità dell'anima...

    Un sorriso in attesa della -primavera-

    Ciao Carla

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    1. mia cara Tiziana, mi fai pensare a questa bellissima frase di Hannah Arendt :

      Il fatto che il pensiero allontana ciò che è vicino, o meglio, si ritrae da ciò che è vicino e avvicina le cose lontane, è un elemento decisivo per riuscire a comprendere con chiarezza la dimora del pensiero.

      Un caro saluto e un sorriso di imminente primavera anche a te!

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  4. L'approccio sinestetico ad un'opera d'arte è senz'altro una " via " privilegiata. Ho assistito aalla fruizione di un calco della Nascita di Venere da parte di persone non vedenti e posso assicurare che è una visione molto illuminante.
    Ho sul tavolo il libro di Roberto Calasso su Boudelaire... dovrò decidermi a cominciarlo.
    Un saluto Chapucer

    Roberto meister

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    1. Bravo Roberto, scoprirai delle cose interessanti riguardo all'arte, leggendo Baudelaire...
      ti consiglio anche una sua poesia che credo sia la sintetizzazione del suo pensiero riguardo proprio all'arte!

      Corrispondenze.

      ricambio il saluto e a presto!
      (e salutami Luminamenti:-)

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  5. ho deciso di aggiungere il testo, così anche io posso bearmi della sua lettura!

    Corrispondenze, di Charles Baudelaire


    La Natura è un tempio dove colonne vive
    lasciano a volte uscire confuse parole;
    l'uomo vi passa attraverso foreste di simboli
    che l'osservano con sguardi familiari.

    Come echi lunghi che da lontano si fondono
    in una tenebrosa e profonda unità
    vasta quanto la notte e quanto la luce,
    i profumi, i colori e i suoni si rispondono.

    Ci sono profumi freschi come carni infantili,
    dolci come oboi, verdi come praterie
    - e altri corrotti, ricchi e trionfanti,
    che hanno l'espansione delle cose infinite,
    come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso
    che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi.


    Tratta da: I fiori del male, Les Fleurs Du Mal, 1857
    Traduzione di Luciana Frezza

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  6. Grazie, bellissima... anche Luminamenti ringrazia, le è piaciuta moltissimo ;-)

    Roberto

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