zia Adelia Bariffi
U s t i c a
Isola delle mie estati
Strade di luce sull’orlo
di crateri
Sommersi da millenni
silenziosi
Civiltà affioranti –
tracce di passi, di pensieri.
Tombe rimaste orfane
nel vento
Necropoli alte sul
mare
Al costone di faro
Homo morto
E un ipogeo –
Restituisce il tempo
nelle campagne
Pietra scheggiata –
ossidiana
Impasti di rozza
argilla
E impronta di dita a
ornamento,
Ceramica nera –
frantumi d’anfora –
L’antico dolore del
mondo
Ancora grida dentro i
vasi lacrimali
L’amore umano – la morte
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è bellissima...
RispondiEliminaGrazie! Aggiungo l'unica poesia che possiedo di lei, intensa come la sua isola ...
Eliminabaci :-)