1. Io penso effettivamente
con la penna, perché la mia testa spesso non sa nulla di ciò che la mia mano
scrive. (1931)
2. A volte si deve estrarre
un'espressione dal linguaggio, farla pulire, - e poi si può rimetterla in
circolazione. (1940)
3. Con i miei numerosi segni
d'interpunzione, ciò che in realtà vorrei è rallentare il ritmo della lettura.
Perché vorrei essere letto lentamente. (Come leggo io stesso). (1948)
4. "Le style c'est
l'homme", "Le style c'est l'homme même". La prima espressione ha
una brevità epigrammatica un po' facile. La seconda, che è quella giusta, apre
una prospettiva del tutto diversa. Dice che lo stile è l'immagine
dell'uomo. (1949)
5. Uno scrittore mediocre
deve guardarsi dal sostituire troppo in fretta un'espressione rozza, scorretta,
con un'espressione corretta. Così facendo, uccide la prima intuizione, che però
era ancora una pianticella viva. Adesso è secca, non ha più alcun
valore; ormai la si può buttare nella spazzatura. La misera pianticella,
invece, aveva pur sempre una certa utilità. (1949)
5
pensierini di: Ludwig
Joseph Wittgenstein
..eh ma non posso postare la prima intuizione.. mi bannano...
RispondiEliminaLa seconda.. una volta era più facile scoprire l' acqua calda.
Oggi la svendono su eCompratelo.. un bel catino completo di asgiugamano, pieno d'acqua calda, pronto da scoprire e inviare a tutti i tuoi amici
e chi ti banna?
Eliminabisogna avere il coraggio delle proprie azioni!
- le parole sono azioni -
in poesia la prima intuizione è determinante ...
Per la serie "un pensierino solo ma mio"
RispondiEliminaper chi non lo sapesse Ludwig è il mio adorato! :-)
Eliminaio penso che i segni d'interpunzione servono, eccome! ...
una poesia che li omette vuole lasciare il campo libero ma si dimentica che la poesia nasce da un bisogno e che il bisogno è ben strutturato nel suo manifestarsi ...
il mio pensierino è:
*lo stile è unico per ogni persona che lo possiede e dal solo stile si può riconoscere una persona. *