Un buio totale attanaglia
le parole
un buio intriso d’inerzia.
Occorre vangare.
*
La spremitura non
avviene
in sede di circospezione
Ma quando sei
pronto.
*
Siluri, i miei
occhi
pronti a
lanciarsi oltre l’abisso.
Il riparo è nella
selva che sorvolo.
ok. ti devo una spiegazione. Da molto, molto tempo un'immagine cinematografica mi ossessiona: si tratta della sequenza finale del "Settimo sigillo" di Bergman. Sopra un crinale di montagna (è il tramonto) tutti i personaggi della storia (che sono morti) tenendosi per mano, amici e nemici, si avviano nell'oltrecrinale, e scompaiono. L'immagine del film, a dire il vero, pur suggerendo una danza macabra (di gotica memoria) non è però assolutamente rattristante, anzi, il fatto di pensarci mi ha sempre conciliato con una grande serenità, come se finalmente, in questa metafora, tutti gli affanni del mondo si rivelassero finalmente per quel che sono, inconsistenti vanità cui abbiamo dedicato e per le quali abbiamo sprecato il prezioso tempo, e il destino comune (quello che ci attende tutti) non fosse poi quella cosa terribile che certe tradizioni ci hanno inoculato da bambini, ma un evento naturale che ci riconsegna all'universale fratellanza. Le tue immagini di un sole dolcissimo che si riposa dietro il crinale dei tuoi monti sopra un lago che si fa (immagino, perchè non si vede) sempre più scuro, mi hanno riportato ieri alla mente questo ricordo filmico, e volevo riportartelo così come me lo ricordavo, salvaguardando l'enigma che ai miei occhi esse hanno ancora una volta messo in scena. Tutto qui. A risentirci
RispondiEliminaGrazie Gianmarco, per il bellissimo e commovente commento ...
Eliminaadoro le sequenze in ogni campo naturale, a partire dall'apertura dei fiori :)
attendo tue nuove da pubblicare e
a presto!
splendido accostamento di immagini e parole: le prime deliziano gli occhi, le seconde vanno nel profondo
RispondiEliminaGrazie Marina cara, per la sorpresa della tua visita ...
RispondiEliminabaci :-)