lunedì 21 settembre 2015

Nostalgia del ritorno







Perché la poesia contiene l’eterno?
Perché, rileggendola, tu torni
in un passato remoto
che non conosce tempo e non conosce salvezza
perché in quell’attimo che ripercorri
non esiste il Tu bambino, il Tu presente
il Tu che non vuol essere futuro.

[Il Noi che tu rimpiangi
è nelle pause].

*

Certi attimi
non ci abbandoneranno mai
come quando spaccavamo con un sasso
noccioline, nel giardino segreto.
Si giocava con i formicai, un tempo.

*

Moriremo di malinconia
in una casa piena di ricordi
ascoltando Branduardi.

*

Il padre insegna la responsabilità al figlio
-         come portare la carriola –
Intanto vicino casa si prepara
legna fine per l’inverno.

*

Settembre dona i frutti
secchi, con l’alloro sempre verde.
I ricordi sono l’incoronazione
al segno che permane, all’imbrunire.

*

E ritorna
sulle note antiche dello strumento
il tempo delle rivelazioni
-         Cosa resta
di ciò che abbiamo accumulato?
Tirare le somme, pesa sulla vita come il peso
di ogni questione che non vorremmo affrontare.
La cremazione, è la miglior scelta.





Inti Illimani, “Papel de plata”
Solo noi conosciamo
questo genere di preclusione
questo sostare
nel nucleo – lacerante – di un canto
comprenderne la resa
succhiandone la nostalgia.

6 commenti:

  1. Ma dai.. proprio Branduardi? Non si può ascoltare Santana? O i Queen, gli AC/DC.....

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    1. Se è per questo il mio repertorio musicale è molto vasto, spazia dai Pink Floyd a John Lee Hooker a Rameau compresi i sopra citati ...;-)
      è che Branduardi è un cantore senza tempo, un pò come De Andrè ...

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  2. e poi ci sono gli *Inti Illimani* ...

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  3. Come ti avevo anticipato qualche giorno fa, sono rimasto colpito da questo tuo "inno" al ricordo, da questa rivelazione di un essere e di un esserci senza tempo.
    Non so se questo che sto per scriverti sia in sintonia con la tua poesia né se possa interessarti.
    A volte (capita molto raramente), quando mi trovo, nel tardo pomeriggio, all'imbrunire, supino sul letto, con le narici che affondano nell'odore familiare della coperta - e solo in quel caso -, mi capita di avere dei "sussulti" del passato, piccoli, brevi ma intensissimi nel loro manifestarsi, apparentemente privi di alcuna importanza (non rappresentavano, nel loro tempo, eventi particolari ma semplici "passaggi" di una giornata come le altre), nei quali mi vengono in mente non semplicemente dei ricordi visivi e uditivi di determinati momenti ma il "senso" stesso di quei momenti, una sorta di "esserci", un rivivere le circostanze nella loro essenzialità. In poche parole, sento il profumo (persino fisico) delle cose proprio come lo avevo vissuto in quelle situazioni. Questo strano ed immersivo senso di immedesimazione, che dura lo spazio di pochi istanti e che, nostalgicamente, io cerco di prolungare, tanta è la bellezza e la gioia che provo, si permea di un sottile stato di nostalgia. Gioia e nostalgia si coniugano come fossero un tutt'uno.
    Questi meravigliosi momenti non rappresentano in alcun modo quel ricordare meramente fisico e temporale che, solitamente, ci capita sotto la spinta di una necessità quotidiana e di un voler riportare la mente ad eventi remoti, essi mi vengono dal profondo, solo spontaneamente e in un determinato contesto come quello già rappresentato prima.
    In quei momenti ho la sensazione di un "essere senza tempo", di un esserci che vada oltre il contingente, di un elemento che sia il fondo della vita stessa, un qualcosa di meravigliosamente irriducibile.

    Essendo stato, questo mio pensiero, il frutto della lettura del tuo "inno", nel pubblicarlo sul mio blog, farò riferimento alla "fonte" ispiratrice, alla tua poesia che inviterò a leggere.

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    1. *Ovviamente, volevo dire: "a bocconi sul letto"!

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  4. a me capita in momenti diversi, soprattutto quando mi ritrovo sola con i miei pensieri a cui il paesaggio fa sempre da cornice ...e se non è l'odore, spesso è la visione, ma soprattutto la musica, a stimolare questa sorta di ricordi che non sempre affiorano per propria volontà.
    a volte è la musica che li fa emergere ...ed è un dolore quasi estatico.

    dicono che bisognorebbe allontanare questa nostalgia per vivere bene ma che vita sarebbe?
    io amo l'intensità!

    di buono c'è che con il passare del tempo si acquista una forma di distanza dal ricordo, una sorta di scudo che un pò ci protegge...
    comunque io sono per lasciar emergere le sensazioni quando queste risalgono la superficie
    cosa sia stato a scatenarle non importa, importa non inibirle,non respingerle.

    è quando non riconosci la sensazione che subentrano le patologie.

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