Cosa sei tu che mi fluisci nel sangue e sali nella mente mina in un campo
domenica 21 dicembre 2014
Torneranno i prati
Pochi giorni fa ho visto l'ultimo capolavoro di Ermanno Olmi, Torneranno i prati, un film dai colori essenziali, il bianco e nero, sul tema della guerra, dove la trincea fa da scenario primo.
Si parla poco delle cose di valore, domandiamoci perchè...
Voglio indicare le cose che di questo film più mi hanno emozionato:
il canto del portatore del rancio, un napoletano, che con il suo mulo sfida il gelo e il nemico ...nella notte argentata dalla luna, solo il suo canto e il respiro del nemico, vicino, a sua volta incantato...
la fotografia della neve, quando cade dall'alto ...
le cose che popolano la trincea, le foto dei cari, gli accessori per il cibo
alcuni dialoghi in dialetto veneto
la lettera, dedicata alla madre, che il giovane ufficiale legge ad alta voce, uno dei momenti più intensi
il coraggio di chi abbraccia la morte
il larice che poi viene incendiato
la mancanza di musica.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Come la mancanza di musica? E il canto? Non è musica? E c'è una fisarmonica, e Paolo Fresu con la tromba...
RispondiEliminaa dirti la verità la musica è passata in secondo piano rispetto alle immagini e al canto del napoletano, non so come sia possibile ...
Eliminaio adoro la fisarmonica :-)
l'inizio del film, con quella voce appena sussurrata, con quelle foto di paesaggio innevato, è grandioso....
La chiusa mi ha incuriosito. Finalmente un film senza musica! Quasi quasi...ciao Carla ;-)
RispondiEliminasono contenta di averti incuriosito, ne riparliamo quando lo avrai visto...magari a te colpiscono particolari diversi e sarei curiosa io di conoscerli ...
Eliminaciao Arthur!
non l'ho ancora visto, ma Olmi è garanzia di intensità, grande narratore del mondo essenziale
RispondiEliminaciao Carla
grazie Massimo, dare visibilità alle cose di valore è importante, fa star bene...
EliminaBuon Natale :-)
ci sono belle ragazze?
RispondiEliminapensa che non compare neanche una donna...
Eliminadove c'è la guerra è difficile trovarle.
ma no! Io mi ricordo un sacco di belle infermierine...
RispondiEliminaciao. Hem.. :-)
se pensi a: Addio alle armi o al paziente inglese, come non darti ragione?
RispondiEliminail ruolo dell'infermiera è un ruolo importante per la cura del soldato in guerra.
in questo film documentario niente infermiere, solo la brutalità della guerra, le esplosioni, la malattia ...pensa che leggendo una recensione ho scoperto che si svolge in un brevissimo arco di tempo...
ed è passato un secolo!