Milano, Palazzo dell’Arengario, sabato 18/10/2014. Mostra del '900
Di quei luoghi infine ti dirò tacendo,
dove per anni andammo all’insaputa
di noi che guardavamo una ferita bianca,
un nome vano che l’inclemente estate
bruciava come fieno, se appena tu tossivi
dentro il fumo di un’altra sigaretta,
in quell’odore d’onda, acre e blu.
Chi credevamo fosse con noi non c’era
e poco a poco la notte d’erba e cielo
andò dalla parte del giorno,
poco a poco fu questo che ci disse
sulla soglia dell’alba,
seduti agli scalini dell’albergo,
sotto Sant’Angelo,
in quel vento di pini che è perduto.
[Incipit, Francesco Scarabicchi]
lo schermo del computer mi gioca brutti scherzi, impossibile scaricare altre foto per ora...mi dispiace ...
RispondiEliminapiano piano qualcosa aggiungo ...è bello anche così :-)
RispondiElimina*Le trouble du philosophe*...il mio amato De Chirico dalle origini greche...
(Vòlo il suo paese natìo :-)
molto bella Renata!
RispondiEliminaStrana visione quella della "perdizione" nelle bellezze femminili.
EliminaI quadri? un surrogato, un tentativo. Altra cosa l'originale!
Splendido questo post, Carla. Grazie! Aspetto il seguito, da quanto posso capire. Intanto mi riguardo una ad una le foto e aspetto i tuoi versi che certamente nasceranno ripensando a questa visita.
RispondiEliminaGrazie, mio carissimo Antonio! :-)
RispondiEliminasono stata in montagna e devo dire che l'ispirazione non mi è mancata, soprattutto leggendo *Psicanalisi dell'aria* di Gaston Bachelard ...
devo procurarmi di lui anche La terra e il riposo
mi è stato consigliato caldamente ...
le buone letture aiutano sempre!
a presto :-)