giovedì 13 febbraio 2014

Dicono di me, brevi impressioni sull'opera fotografica di Elio Scarciglia


Una foto di Elio Scarciglia: Ceglie Messapica

* * *

Mi sono trovata quasi per caso a visitare le immagini eloquenti dell’artista Elio Scarciglia, passavo per Via Lepsius, e ne sono rimasta affascinata, innanzitutto per i colori, poi per la messa a fuoco, infine per i soggetti scelti.
In natura tutto accade improvvisamente, con superbia e imprevedibilità, così l’artista,  istintivamente, coglie questa forma del tempo con grande precisione, sceglie gli oggetti, delineandone l’aspetto immediato e razionale, animato e inanimato, suscitando un confronto che va ad interporsi tra noi e l’immagine, creando un confine.
Ho scelto la terra d’ulivi per un richiamo mio personale verso una cultura che riguarda i paesi arabi, la Sicilia, la terra del sole. Sono alberi che nei loro nodi racchiudono la storia, l’esperienza di una geografia mitica e mistica, la leggenda – consacrata - dei nostri avi.
 Ma anche i frutti e gli insetti rappresentano la metamorfosi che va a crearsi tra Uomo e natura, una sorta di accorpamento di geni che rende l’immagine viva e piena, di grazia plena.



2 commenti:

  1. I lavori di qualsiasi artista prendono vita attraverso gli occhi di chi li osserva. Ringrazio la quasi casualità che ha portato una poeta così sensibile ad entrare nel mio sito e scrivere parole così belle. Gli ulivi che fotografo sono sculture viventi e sacre, hanno visto passare genti e bandiere di diverso colore. Conservano nelle loro rughe la storia di un popolo. Grazie per aver rivolto il tuo sguardo attento e acuto a queste espressioni che hanno un solo fine, quello di esprimere bellezza.

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    1. Grazie Elio, mi inchino di fronte a questi complimenti ...
      è vero, l'arte prende vita attraverso gli occhi di chi osserva
      accade così anche nella poesia

      la bellezza ci salverà!
      :-)

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