Sta diventando sempre più manifesto che non la fame, non i
microbi, non il cancro, ma l’uomo stesso costituisce il pericolo più grave per
il genere umano, in quanto non dispone di alcuna protezione adeguata contro le
epidemie psichiche, infinitamente più devastatrici per le loro conseguenze
delle più grandi catastrofi naturali.
C. G. Jung – L’uomo moderno alla ricerca di un’anima.
Casomai sarà Jung e non Young.
RispondiEliminaSto leggendo: Nietzsche. L'apolide dell'esistenza, un libro di Massimo Fini.
RispondiEliminaLo avevo scoperto tra i libri venduti al mercatino della biblioteca al valore di un euro! E dentro, c'era pure una vecchia fotografia con il lago di Como in primo piano ... che valore, per me!