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e il cane che tenevo in braccio
è morta lei, sei morto tu.
il foglio rimane bianco
quando una morte riempie ogni spazio
resta l'ordito, in trama nascosto
il protagonista.
L'identità,
disperde i suoi frammenti
lungo tutta un'esistenza;
può definirsi il solido che avanza
sulla mensola -luce a tutti
gli effetti -
Non siamo niente,
siamo meno di niente
se la natura avanza.
Questi versi hanno colpito qualcosa dentro di me ... qualcosa di tenace come l'oblio.
RispondiEliminaGrazie Max, forse è questo che dobbiamo chiede alla poesia, di smuovere il muro dentro di noi per lasciare spazio all'emozione
Eliminaun modo per esorcizzare il dolore ...
(dopo si torna a RESPIRARE!:-)
ha ragione, siamo meno di niente...
RispondiEliminaun abbraccio Carla
per poi rinascere fenice!
Elimina;-)
versione Terminator.
RispondiEliminala cura è nel paesaggio ...;-)
Eliminala cura è nella bella compagnia. (e bella, sta per bella donna)
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