Noi percepiamo il colore
in base allo stato d'animo
(al sentimento, detto Goethianamente)
perciò, i gialli luminosi che ora incontro
gioiscono come violini
nell'Ouverture di Vivaldi
e stridono come i viola
- evoluzione e miscela
di blu giallo e rosso -
nello stesso componimento
perchè l'anima (la sostanza)
è plurifasica.
Amo il rosso
ma non disdegno l'azzurro
nella loro miscela
c'è il gelo e l'arsura
- la fiamma -
come in ogni espressione
dell'essere volubile.
*
I chiaro scuri del cristallino
non possono separarsi.
Esiste, nell'occhio umano
una cromia chiamata: farbenlehre.
*
Il mondo in bianco e nero
mi ricorda la proiezione di un film:
La parete di fango.
*
Cerchi ampi
circoscrive la poiana
poi di colpo cambia rotta
esorta, la mente
a deviare.
La traiettoria dell'occhio
La traiettoria dell'occhio
la segue;
scompare.
*
Quando insegui un'idea
si oscura la capacità di esporla.
Quando la conosci
puoi permetterti di centellinarla.
Dalla lettura del saggio sui colori di Goethe posso appoggiare, senza ombra di dubbio, l'affermazione che attesta:
RispondiElimina*soltanto con la trasformazione della luce nell'occhio di chi guarda si forma il singolo colore.*
Erlebnis ...
(ecco spiegato il daltonismo!;-))
sei un caleidoscopio
RispondiEliminami piace
:-)
:-)
Eliminaanche a me piace l'idea di essere un caleidoscopio!
in montagna ho scritto parecchio e ho fatto foto con una luce gialla incredibile...
ho ritrovato il mio campo di crochi! :-)