domenica 30 marzo 2014

Poseidone


A Sebastiano

Potrei rivederti bambino
in quella stretta di mano
caldo come la terra, il tuo sorriso
con il blu cobalto mare in sottofondo
e Nettuno alle tue spalle.

è un conforto per il cuore 
la tua dedica sul libro.

e poi penso al manoscritto, tuo
perso sul treno
duecento pagine composte
nella tua mente poi ricomposte
penso alla perdita, che è sempre memoria.

* *  *

Abbiamo perso la dimensione della tragedia,
la capacità di scriverne
- lo scioglimento -
che solo attraverso le mani si tramanda.
Lo sguardo del poeta allora si fa storia,
in un contesto intimo, nel ritrovarsi nell'altro.
La narrazione è un raccoglimento di indizi, di percorsi, di memorie
da terra a varco.
Così non dimentichiamo la nostra infanzia
la costruzione di un percorso chiamato: Poesia
e rivediamo il campanile, e il sagrestano
che si accinge a salire le scale
e quando suona la campana
ci fa sedere sul baratro
per imparare a vedere.



.

13 commenti:

  1. sto leggendo *dolore della casa*
    grazie Seb per avermelo donato.

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    1. Cara Carla, che dirti, i doni vengono a bruciapelo, quando non te lo aspetti. Quindi grazie.Tra le altre cose dicevo che abbiamo perso la dimensione della tragedia. Ne sono convinto ma è una perdita che per quanto mi riguarda, non mi ha toccato. Un abbraccio. Sebastiano.

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    2. caro Sebastiano, quello che so è che ti sei espresso con grande chiarezza raccontando episodi della tua vita e accompagnando la lettura dei tuoi passi, e mi è molto piaciuto questo tuo narrare spiegando la tua poetica, perchè hai fatto capire quanto la poesia sia legata al nostro percorso di vita...ogni poesia ce lo ricorda, evidenziando più o meno particolari condizioni.
      Mi è piaciuto molto quando hai risposto alla domanda del critico (di cui perdonami ma non ricordo il nome) sul rapporto tra poesia e lettore...quando hai detto che il lettore e il poeta si riconoscono perchè fanno parte di uno stesso percorso, il tracciato di una cometa...:-)
      mi piace ricordare queste cose!
      un caro abbraccio a te, a presto

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  2. il senso profondo della tragedia è rappresentato dal sublime richiamo del dolore. In questo estremo richiamo che ci ricorda di essere legati al mondo terreno si esprime tutta la caducità della vita.
    Grazie per le tue parole che esprimo fortemente ciò che i poeti tardo romantici intendevano trasmettere.

    A.M.G.

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    1. si, è quello che sto sperimentando con la lettura di *Dolore della casa*...
      mi piacerebbe scriverne anche, perchè è molto bello leggere un libro senza prefazione e postfazione che posso suggestionare le proprie impressioni di lettura.
      Grazie a te della visita, anche se dalle iniziali non ho capito se ti conosco...

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    2. No, purtroppo non ci conosciamo, conosco di te quello che traspare dalle tue poesie ma non ho mai avuto il privilegio di parlarti.
      E' da poco che ho scoperto questo tuo blog.
      Un caro saluto, Antonio

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    3. Grazie Antonio, mi fa piacere avere lettori che apprezzano le mie scelte e condividono la mia poesia.

      (macchinando nella mia testa le iniziali, l'unico possibile nome conosciuto apparteneva al mio ex capo!;-)

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  3. La poesia è l'anima del mistero...il mistero è l'occulto e l'occulto è ciò che non rientra nell'interasse terrestre...

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    1. ecco un collegamento all'astrofisica ...

      l'interiorità umana assomiglia a un universo senza confini.
      la scienza li delinea.

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  4. sono assente dai blog da tempo (un po' deluso dall'esperienza con uno sciocco che "rubava" i racconti e poi li postava a suo nome e quando l'ho richiamato all'ordine ha avuto l'ardire di minacciarmi sostenendo che io falconiere lo avevo copiato da Marchetti Fausto che poi sono sempre io, e quindi lo poteva fare anche lui).

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    1. caro Faustino, non so se devo ridere o piangere ...
      io sono del parere che nessuno può rubarci l'anima, perchè ciòò che è nostro, ciò che scriviamo col sangue, ricordando Nietzsche, appartiene alla nostra anima.
      (dannata o divina;-)

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  5. I libri di Sebastiano Aglieco hanno in sé un dettato di profondo senso etico. La sua ricerca in poesia ha qualcosa di molto vicino ad una mistica. Qui la perdita della madre, una ricognizione del dolore intensa che porta a riconsiderare tutto il percorso della propria vita.
    Ogni volta che qualcuno dice che la poesia contemporanea è morta mi viene voglia di sbattergli in faccia i miei libri migliori (scritti da altri, beninteso).

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    1. concordo pienamente Nino!
      non pensiamo che la poesia è morta, lasciamolo dire a chi ancora non ha avuto l'onore di conoscerla...
      ciao Nino :-)

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