sabato 8 marzo 2014

Mnemosine


I cambiamenti portano la mente

lontano dai ricordi

spazzano via ogni briciola di senso

dal senso che un tempo amavamo.

L'amore stesso, cambia

non senti più

la necessità del desiderio

così inizia una lenta

morte a ritroso.

* * *

La memoria si rivela negli sprazzi

imprevedibili del tempo,

magari quando stai preparando il coniglio

con le zucchine tagliate sottili

senza una parte di polpa.

La memoria gioca brutti scherzi

ti fa vedere la muffa

depositata negli angoli bui

ma anche la luce abbagliante

di un piccolo merlo

che fa il bagno in una

triste pozza di fango.

*

Stasera

mangerò fegato e cuore

di un passato remoto.


.


7 commenti:

  1. ho scelto un'opera di Gabriel Rossetti, Lilith
    e gli ho cambiato il nome.
    L'archetipo dello specchio è simile a quello della memoria.

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  2. Perchè poi è triste la pozza di fango? Le pozze di fango son tristi solo se non han bambini pronti a rotolarcisi dentro, o ruote di moto da cross ad attraversarle, o Merli che ci si fanno il bagno.

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  3. perchè è così sporca, e opaca...però il merlo era felice!
    è così mutevole lo stato d'animo, legge gioia o tristezza dai segni a seconda di ciò che vi riflette di suo ...

    grazie per questo sorriso che mi hai strappato :-)

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    1. Sì, anche sporca e opaca riflette.. a me la memoria di due ruote, e fango fin nei capelli

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    2. Grazie Franco, per averci visto qualcosa di tuo :-)

      sai, passavo dalla contrada che costeggia la casa dei miei avi, e osservavo il giardino, le piante selvagge bisognose di cure...i muri in alto, in certe zone anneriti, e le persiane verdi sigillate.
      parecchi ricordi della mia infanzia giacciono in quel luogo,
      ricordo anche le cantine, profonde e fresche, buie ma anche luminose, perchè filtrava la luce ...e i giri in bicicletta intorno a quella casa....cantavo una canzone di Massimo Ranieri :-)

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  4. Notevoli, davvero notevoli questi versi; complimenti, Carla.

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    1. grazie di cuore Antonio...
      aveva ragione qualcuno quando affermava che la migliore poesia si costruisce vicino ai sepolcri.
      mi sembra si tratti del Pascoli!
      Ciao :-)

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