Il malessere umano
nasce dalla privazione
di un valore assoluto:
l'Amore.
*
ho paura dell'artrite
quando intaccherà le mie mani
e la bellezza diverrà ombra,
e le ossa il dolore più acuto
quando strideranno
nell'infinito gorgo della notte.
Ma conserverò il tuo viso
la bella fronte e gli occhi
le labbra mai taciute.
*
Forma perfetta
La luce
è fiamma che affonda
nel rosso.
Il cuore risale.
*
Telio schima
To fos
Einai Floga
pou vithizete
sto kokino
i kardhià
aneveni
To fos
Einai Floga
pou vithizete
sto kokino
i kardhià
aneveni
Il malessere viene al mondo con l'attaccamento. Deposto questo inizia l'amore supremo. Bella e sofferta poesia Carla.
RispondiEliminaGrazie Simone,
Eliminaesternare il malessere a volte è necessario, se vogliamo affrettare la guarigione...purificare lo spirito con l'ardore della fiamma, la stessa fiamma che accende l'amore
così avviene la rinascita
quante cose mi frullano in testa in certi frangenti...
pensavo addirittura ad un libro (nella mia infanzia) mai finito che però mi è tornato alla mente con vigore, il mulino sulla Floss...
se potessimo rendere immagini i sogni di queste notti tormentate, nascerebbero i quadri più belli! :-)
a presto
il valore assoluto, condivido pienamente. molto particolare anche il secondo frammento
RispondiEliminaun caro saluto Carla
Grazie Massimo, ciao!
RispondiEliminail terzo frammento è il fuoco interiore del cuore (che non si arresta)
sto pensando di raccogliere tutti i miei frammenti in greco e di pubblicarli...
Che belle Carla,la profondità nella quale affondi si fa indissolubile.
RispondiEliminaNon fonde né scinde, rimane nella sua pienezza e leggerezza. Contraddizioni apparenti, in realtà il -movimento- si fa chiave di volta.
Insomma...mi piacciono e mi raccontano, come in una sera che non ha fine davanti ad un fuoco che non cede.
Bacio Tiziana
cara...mi fa piacere leggerti, leggere il sentimento che emerge dalle parole, tue...e questo altalenante sali scendi del cuore
Eliminala fiamma è come un'onda, si trasforma, sale, riproduce
tutto il movimento interiore...
lo spirito è un soffio di carne!
Bacione a te :-)
Mi piace molto la seconda, "Ho paura dell'artrite". Ciao Carla.
RispondiEliminaGrazie Giorgio.
Eliminaè una mia paura forte!
a sono ancora giovane!;-)
le mie mani si rovinarono gia' da tempo, dicesi artrite fredda, senza dolore; la frutta me la sbucciano gli altri...e mi affettano le patate ;)
RispondiEliminaciao mia cara, io noto più difficoltà nei lavori minuziosi come infilare un ago o
Eliminaallacciare un fermaglio...
se dipingessi credo che non potrei più farlo....
no, non credo; per dipingere cio' che si prova non occorrono nemmeno gli occhi
RispondiEliminahai ragione, può bastare l'Anima
Eliminaun'anima grande può fare tutto ...
Paura dell' artrite no, di sbagliare un tasto a causa sì. Ma forse è la stessa cosa
RispondiEliminanon parliamo della tastiera del tablet ...:-))
Eliminano.. ma la tastiera del manico sembrava brutto..
RispondiEliminaComunque paura mai.. e poi vuoi mettere un giorno riuscire a sentire "il dolore nella musica" anche se non proprio quello di Caruso?
RispondiEliminasentire e vedere sono due cose diverse, l'artrite deforma.
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