il plancton rende bene l'idea del muoversi passivo sulle onde e insieme l'idea della molteplicità creata dal proiettarsi delle emozioni che inconsciamente agiscono nell'oggetto.
Grazie Daniele, è veramente meraviglio ricordare la sua intensità... volevo mettere la sua canzone Geordie che mi piace tanto, ma anche via del campo... buona serata!
aggiungo un'altra riflessione collegata a questo discorso, ma in generale alla poetica di De Andrè: ciò che me la rende preziosa è proprio la sua insistenza sulla "compassione" in contrasto col giudizio e la verità assoluta. Una specie di relativismo "caldo", vicino agli ultimi, agli umili, agli emarginati della società. Ecco, al di là delle alte qualità musicali e poetiche delle sue canzoni, ciò che ai miei occhi fa di De André più che un bravo cantautore. Buona domenica Carla
e qui c'è un ritorno alla figura del *Poeta candido* che mi è molto cara. abbiamo bisogno di poesia vera, Daniele, dell'esperienza tradotta in parole che trasmettono la pelle.
Dimensioni microscopiche galleggianti, universo che non sosteniamo, nella misera comprensione, difronte alla vastità dell'emozione. un saluto Carla Tiziana http://tizianatius.wordpress.com/
il plancton rende bene l'idea del muoversi passivo sulle onde e insieme l'idea della molteplicità creata dal proiettarsi delle emozioni che inconsciamente agiscono nell'oggetto.
RispondiEliminami è molto caro quel breve discorso di De André prima della canzone La Città Vecchia e mi fa piacere che tu lo abbia condiviso.
RispondiEliminabuon sabato Carla
Grazie Daniele, è veramente meraviglio ricordare la sua intensità...
RispondiEliminavolevo mettere la sua canzone Geordie che mi piace tanto, ma anche via del campo...
buona serata!
p.s., grandissimo quando dice che non ha nessuna certezza in tasca e che non crede in nessuna verità assoluta.
RispondiEliminaanche a me piace particolarmente e condivido quella affermazione! Nel suo repertorio c'è l'imbarazzo della scelta :-)
RispondiEliminaMolto interessante.
RispondiEliminaDa rifletterci sopra.
Ciao Carla.
aggiungo un'altra riflessione collegata a questo discorso, ma in generale alla poetica di De Andrè: ciò che me la rende preziosa è proprio la sua insistenza sulla "compassione" in contrasto col giudizio e la verità assoluta. Una specie di relativismo "caldo", vicino agli ultimi, agli umili, agli emarginati della società. Ecco, al di là delle alte qualità musicali e poetiche delle sue canzoni, ciò che ai miei occhi fa di De André più che un bravo cantautore.
RispondiEliminaBuona domenica Carla
e qui c'è un ritorno alla figura del *Poeta candido* che mi è molto cara.
Eliminaabbiamo bisogno di poesia vera, Daniele,
dell'esperienza tradotta in parole che trasmettono la pelle.
ciao!
il suonatore Jones :
RispondiEliminain un vortice di polvere gli altri vedevan siccità...
Dimensioni microscopiche galleggianti, universo che non sosteniamo, nella misera comprensione, difronte alla vastità dell'emozione.
RispondiEliminaun saluto Carla
Tiziana
http://tizianatius.wordpress.com/
Grazie, è bellissimo condividere con voi le mie poesiole.
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