venerdì 10 febbraio 2012

Metafisica

"Noi dunque abbiamo un'immaginazione pura come facoltà fondamentale dell'anima umana, la quale sta alla base di ogni conoscenza a priori (...)
Senso e intelletto devono, mediante tale funzione trascendentale della immaginazione, necessariamente coerire; chè altrimenti essi darebbero sì fenomeni, ma non oggetti di una conoscenza empirica, nè quindi una esperienza."
(Kant, Critica della ragion pura, Appendice, p.668)



"L'immaginazione trascendentale è dunque il fondamento, sul quale si edificano, insieme, la possibilità intrinseca della conoscenza ontologica e quella della metaphysica generalis".
(Heidegger, Kant e il problema della metafisica, p.114)

Aggiungo i miei preferiti: Magritte e Dalì, maghi - in assoluto - della metafisica.


Metafisica: termine indicante inizialmente (tà metà tà physikà) i 14 libri di Aristotele, in cui si trattava la filosofia prima, l'essere in quanto ESSERE.

13 commenti:

  1. Ho sempre sostenuto che il problema di qualsiasi analisi passa innanzi tutto dal temperamento dell'analizzante (senza contare l'interprete, lo spettatore di qualsivoglia dicitura intellettuale). Il problema della filosofia è problema di temperamento psichico. Un classico esempio è questo: Kant-Heidegger. Voler risolvere la questione "filosoficamente" per differenze concettuali ci porta in simpatie, terreni sdruccioli. La nostra arbitrarietà è un arrichimento che sovente porta a non comprenderci. Quindi è terreno psichico, di pura analisi psicologica e sono in questo caso chiare le tipologie investite. H. imputa a K. di occuparsi "vecchiamente" del se in se, in un puro "soggettivismo" (mi si perdoni per la brutalità campagnola, che implica l'assolvere Heiddegger, da ogni intenzione così maldestramente affibiatagli). H, con rigoroso metodo storico, "guarda" con visuale estroversa, indaga il mondo che gli è proprio, con una visuale che include dapprincipio un temperamento estroverso. Quindi come è ovvio per H, il problema è nel fondamento fondante, il -che cosa è l'ente?- ma da un punto di vista estroverso, si dovrebbe aggiungere. Heiddegger infatti parla di "svolta di capovolgimento" (la celebre conferenza del 1928) ed è infatti giusto corretto ch'egli senta il problema come dover essere "capovolto", egli ha bisogno di "sentirlo" nel modo a lui possibile, concepibile, "abitabile".

    Se a Kant gli avessero chiesto in una intervista impossibile -che viene dal futuro-, se l'uomo vola? (forse con fare tendenzioso) oso credere che egli avrebbe risposto: "Con sommo pericolo...." Mi sono permesso di risponderti in modo arbitrario naturalmente... un buon sabato Carla.

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    1. beh, non ci vuole molta fantasia a rispondere come avrebbe *presumibilmente* risposto Kant.

      è pericoloso tutto ciò che, nel suo manifestarsi, sfida le regole.

      ma torniamo alla *metafisica*.

      cosa è la metafisica?

      il mistero che sta dietro all'apparenza delle cose.
      De Chirico si è avvicinato molto, a questo concetto.

      al di là delle controversie di vedute tra Kant e Heiddeger io trovo la metafisica affascinante soprattutto perchè *inafferrabile*
      anche se qualcuno come un certo sig. Kafka, nei suoi diari, ha asserito che il bisogno di metafisica non è altro che bisogno della morte.

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  2. comunque la tua analisi mi è piaciuta molto Michele, e ti ringrazio per avermi dato occasione di espandere la mia arbitrarietà...;-)
    a presto!

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  3. cogliere il mistero che sta dietro l'apparenza delle cose è sempre stato il sogno di ogni vero artista o scienziato, poeta, sognatore o sciamano. siamo fatti di quella natura ponte
    metaforicamente parlando, in grado di esplorare diversi mondi e dimensioni dell'essere.

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    1. ciao Mirella, hai perfettamente ragione...riunire tutte le nature nella natura umana, per migliorarla.

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  4. Immagino di avere risposto al commento in cui menzionavi i sogni... ciao, L.

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    1. non si risponde a un commento con degli aforismi...
      ciao, C.

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    2. Non si commentano aforismi con delle risposte...
      L.

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    3. Non saprei. E plausibilmente neppure Heidegger. Prova con Dio. Come direbbe la Vanoni «non si sa mai».

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    4. Luca, va bene che siamo sotto il post della metafisica ma
      cosa c'entra la Vanoni con Heidegger lo sa solo Dio!

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  5. Il Mistero si manifesta se allarghi l'area della ragione.
    Ciao Carla.

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    1. dal momento che la ragione è limitata rispetto ai sensi preferisco allargare il mio campo visivo, e non solo, così da potere penetrarlo.

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  6. ..mi soffermo sulle immagini,
    dando movimento all'immaginazione...

    ultimanente faccio sempre più fatica a lasciarti commenti, non sempre mi lascia aprire la pagina..

    ma ma ma io dico!!!
    un bacio.
    m.

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