Provo una sorta di piacere
nel vedere cancellato un mio passaggio
cancellare significa assorbire
la presenza nell'inconscio
nel sentirmi pedinata
lungo i muri della notte
negli androni
s-governati dalla luce
che non puoi scardinare
nel profumo
che ti resta dell'assenza.
meraviglioso tutto il capoverso centrale, è un vento seducente quello che voglio leggere
RispondiEliminaGrazie Massimo,
RispondiEliminaio penso che la poesia più riuscita sia proprio quella dettata dall'urgenza di scriverla, e questa urgenza, naturalmente, deve provenire dallo stato d'animo che si rivela prepotente.
cancellare significa assorbire - ingoiare - mi piace molto questo punto di vista che presume che una esperienza può entrare talmente dentro da non distinguerla più, quasi dalla propria pelle, e in fondo, questa è quella che potremmo definire la partecipazione dell'assenza sulla propria pelle, dentro agli occhi, nelle orme che lasciamo quando scriviamo, tracciamo la vita
RispondiEliminaleggere certi commenti aiuta a comprendere meglio la propria interiorità...
RispondiEliminaGrazie Mirella!
Cancellare un passaggio, lasciarne traccia nella memoria in una presenza-assenza che sommerge... sì.
RispondiEliminaDebbo fare ammenda: mi sono reso conto solo ora della tua identità. E' che ti ho sempre associato ad un altro nome.
Posso quindi salutarti con un amichevole ciao...
Roberto
e a che nome mi associavi, se posso permettermi...?
RispondiEliminail saluto amichevole fa sempre piacere, te lo assicuro!:-)
ciao!
Io ti associavo a Chapucer... per me questo è sempre stato il nome. Ma sei tu vero?
RispondiEliminaSono io davvero, si, e non è finita qui!
RispondiEliminaMi chiamo anche Diana e Maria :-)