tag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post6073770205680679015..comments2023-06-26T15:07:41.049+02:00Comments on Polisemie di Carla Bariffi: Rapsodia in rosso: una lettura di Sebastiano AgliecoPolisemiehttp://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-19896050445344184962014-01-16T07:04:42.709+01:002014-01-16T07:04:42.709+01:00Grazie mia cara, per le tue lievi e dolcissime par...Grazie mia cara, per le tue lievi e dolcissime parole...<br />anche a me sarebbe piaciuto averti quì, insieme alle persone splendide che mi hanno accompagnato con le loro altrettanto belle parole e la loro cara presenza.<br /><br />a prestoPolisemiehttps://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-49888530872353075492014-01-15T20:04:53.068+01:002014-01-15T20:04:53.068+01:00Non ci sono dubbi sul fatto che scrivere non è leg...Non ci sono dubbi sul fatto che scrivere non è leggerezza, ma quell'attraversamento fortifica, almeno questa è la mia sensazione dopo ogni -parto-, rimane qualcosa di inspiegabilmente nuovo e si è ancora disposti a cedere alla parola, alla sua insistenza.<br /><br />Mi sarebbe piaciuto essere alla presentazione del tuo libro!<br /><br />Ciao Carla, un sorriso<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06515384700177619152noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-55776821115085655882014-01-13T07:14:03.707+01:002014-01-13T07:14:03.707+01:00grazie per il coraggio!;-)grazie per il coraggio!;-)Polisemiehttps://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-6710894395938256172014-01-12T15:10:55.492+01:002014-01-12T15:10:55.492+01:00eccomi...sono passato. Sebeccomi...sono passato. SebAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-35057942400527774872014-01-11T13:24:53.880+01:002014-01-11T13:24:53.880+01:00non è vero che non si ripetono....bisogna imparare...non è vero che non si ripetono....bisogna imparare a essere fuoco.Polisemiehttps://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-32175585849841325522014-01-08T17:25:54.001+01:002014-01-08T17:25:54.001+01:00ringrazio Stefano e Gianmario che ha scritto quest...ringrazio Stefano e Gianmario che ha scritto questo lungo e immeritato commento da Aglieco e che io mi sono permessa di ricopiare per ricordarmi anche le sue parole.<br /><br />Hai nominato la Verità, la rivelazione, Aletheia, e te ne sono grata, perchè mi è costato scrivere le cose che ho scritto, mi hanno attraversato, e io mi sono lasciata plasmare ...da questa forma in musica che desiderava fluire come un corso d'acqua, come linfa umida di lago.<br /><br />credo sia il libro migliore che ho scritto, e forse l'ultimo, perchè certe cose non si ripetono.Polisemiehttps://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-12240760193109381312014-01-08T15:54:26.517+01:002014-01-08T15:54:26.517+01:00Sebastiano è davvero bravo. Un saluto
StefanoSebastiano è davvero bravo. Un saluto<br />StefanoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-57340589648824807012014-01-07T20:18:38.248+01:002014-01-07T20:18:38.248+01:00Leggendo tutto il poemetto (che è un insieme di fr...Leggendo tutto il poemetto (che è un insieme di frammenti poematici che girano intorno al tema dell’assenza, o meglio dell’indefinibile) risulta chiaro il senso dell’andare rapsodico, questa specie di ricerca del Santo Graal della parola e/o “quella e una sola / che nessuno ha”, come scriveva Giudici e risulta chiaro questo girare in tondo cercando qualcosa in cui si è immersi, che ci impregna ma che sfugge. I musicisti dell’800 (Frank e soprattutto Wagner e poi Mahler) sapevano bene questo modo di comporre, dove il materiale sonoro viene, proposto e riproposto in mille modi diversi, tutti lo stesso tema ma tutti diversi, come il paesaggio che è sempre lo stesso ma cambia muovendo dentro di esso. La rapsodia qui si muove dentro un senso penetrabile ma sfuggente, chiaro e tuttavia misterioso, che si vela e si rivela come la filosofica Aletheia nel tentativo (peraltro impossibile ma che si deve fare se si vuol seguire, anche laicamente “virtute e canoscienza”) di arrivare al conosciuto indicibile, di sperimentare più che descrivere, di vivere più che dire. Se cerco una parola per indicare tutto questo, in poesia, mi viene in mente la locuzione “dire l’indicibile”, ossia dire l’essere nel rispetto della sua essenza, “lasciando che l’essere sia”, come diceva Heidegger, solo dire e non de-finire, cercare e non trovare.<br /><br />GianmarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8361420545974145386.post-73618738220743007382014-01-06T08:44:18.870+01:002014-01-06T08:44:18.870+01:00Grazie Sebastiano! :-)
aggiungo due immagini rubat...Grazie Sebastiano! :-)<br />aggiungo due immagini rubate dal tuo blog...troppo forti!Polisemiehttps://www.blogger.com/profile/02212971725778275114noreply@blogger.com