martedì 26 febbraio 2013

Aghrio - Pugno

Aghrio spathi i glossa
pou honete stin malakì triha
- agapi pedioù -
mazevi kathe kalò san
stin grothià i ghy
ohi pià ameni.


Spada feroce la lingua
che affonda nel tenero pelo
- amore d'infante -
risucchia ogni bene come
nel pugno la terra
non più smarrita.


.

7 commenti:

  1. Sensuale, panico versificare.
    (Kavafis in gonnella)
    ;-)

    Ciao Carla

    A.

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    1. Che bel complimento!
      Grazie Arthur :-)
      Ora cerco una bella immagine da inserire al centro...

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  2. *La suonatrice* di Camille Claudel mi sembra appropriata...
    La grazia del suono che si contrappone alla forza nel pugno creando armonia.

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  3. Mi rammenta la celebre Siringa in una Fuga, drammatica e leziosa al contempo, dal dio Pan.
    ;-)

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    1. mi faresti un veloce riassuntino del titolo in questione? non mi va di andare a sbirciare su google, e sono sempre molto curiosa in merito alle rammentazioni...

      Ciao Arthur!:-)

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  4. E' il mito della ninfa Siringa, lo trovi nelle Metamorfosi di Ovidio (sono libere dissociazioni/corrispondenze della mia mente)

    Ciao Carla ;-)

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    1. Grazie Arthur, per questa associazione di immagini e scrittura, Le metamorfosi di Ovidio l'ho portato alla casa in montagna, è troppo bello ritirarmi lassù e poter scegliere tra le più belle opere.
      è la mia piccola Babele!
      :-)

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