sabato 29 dicembre 2012

Madonna del latte


Madonna dell'aiuto (o del latte)


Madonna dell'albero
(impossibile avvicinarsi!)



Oggi gita a Milano con mia zia, impossibile visitare la mostra di Picasso, una coda di due ore assicurate ci ha distolto dall'intento che però verrà ripreso domani (dopo previo acquisto dei biglietti con orario prenotato:-)
sarà un'altra splendida giornata!
non sappiamo chi sia l'autore della *madonna dell'aiuto* che ho ripreso con grande fortuna (non c'era affollamento dato l'orario).

venerdì 21 dicembre 2012

Vienimi incontro



Eden - lentamente!
labbra che ancora non ti conoscono
succhiano caute i tuoi gelsomini -
come l'ape, quando ormai sul punto di venire meno -


Raggiunge il suo fiore - tardi -
e s'aggira ronzando intorno alla stanza -
ne passa in rassegna i nettari -
entra - e infine nei profumi si perde.

(E. Dickinson, Silenzi)


Deriva da un mio avo
l'innocenza del pensiero
- nonno Carlo era il suo nome -
il suo affetto delicato
la sua immagine descritta
con la cura minuziosa
e sapiente della zia.
La cara presenza mai persa
accanto all'araucaria.


Buon Natale a tutti, grandi e piccini!

mercoledì 19 dicembre 2012

il canto del pendolo


Ieri in biblioteca mi sono fermata a curiosare tra le novità quando, un pò in disparte in più cassette e scatole di cartone vedo sbucare libri piuttosto vecchi e intriganti...così mi avvicino e, comincio a sfogliarli ad uno ad uno, fin quando trovo questo meraviglioso capolavoro...e non solo...
Mi avvicino alla bibliotecaria e chiedo, timidamente, se posso prenderlo in visione
lei mi dice: può acquistarlo al prezzo di 0,50 centesimi.
Impossibile spiegarvi la mia gioia (nell'averlo tutto per me) e la mia indignazione (pensando all'ignoranza di certi lettori).
Gli altri libri che mi son portata a casa alle stesse condizioni sono: Modigliani e le ricette di  Artusi!
La cosa curiosa è che la Achmatova è stata conosciuta ed è nominata da entrambi, Brodskij e Modì.

martedì 18 dicembre 2012

Eidos


Le dita danzano sulla tastiera
per scrivere o suonare poco importa
è una forma di espressione
scandita dal silenzio.



.

lunedì 17 dicembre 2012

Imbrunire


A sera quando le campane suonano la pace,
seguo i meravigliosi voli degli uccelli,
che in lunghe schiere, come pii cortei di pellegrini,
si dileguano nelle chiare autunnali lontananze.

Vagando nel giardino sommerso dal crepuscolo
inseguo in sogno le loro sorti più chiare
e sento appena muovere gli indici delle ore.
Così seguo i loro viaggi al di là delle nuvole.
Ed ecco un alito mi fa tremare di sfinimento.
Il merlo si lamenta, negli sfogliati rami.
Ondeggia la vite rossa su rugginosi cancelli,
mentre come ridda macabra di pallidi bambini
intorno a oscuri margini di fonti che si logorano,
rabbrividendo al vento si piegano astri azzurri.

Una poesia di Georg Trakl

* * *

Non conosco per niente questo poeta austriaco, tormentato dall'angoscia e da certi desideri un pò torbidi...ma come una magnetica pietra mi sento attratta da tutto ciò che si collega creando mosaici di senso e quadri paesaggistici di delicato impatto emotivo.
Ho corretto un pò la traduzione nei punti che mi parevano deboli...il vero titolo sarebbe stato: disfacimento.

sabato 15 dicembre 2012

Sposa del vento

Cara Carla,
sono contento che tu stia meglio.
Grazie per il tuo libro che ho ricevuto ieri, e del quale sono riuscito già a fare una prima lettura.
I testi mi sono piaciuti quasi tutti molto, a parte alcuni forse migliorabili in qualche piccola espressione.
Logicamente però non giudico dai particolari, sui quali potresti sempre tornare, ma dall'insieme, che mi pare ampiamente positivo.
La tua non è una raccolta di pezzi messi insieme a caso, ma contiene un progetto visibile, che viene portato a compimento in bella scioltezza.


Non sono perciò molto d'accordo col tuo prefatore, anche se ha scritto un testo bello e molto utile: io non insisterei sulla tua spontaneità e anti-letterarietà, ma sulla tua sapienza, se acquisita o innata poco importa.
Fra l'altro questo libro replica singolarmente l'immagine di te come persona che mi sono fatto: una pluralità di elementi ben integrati o almeno compensati, non l'accozzaglia schizofrenica che molti oggi presentano a se stessi e al mondo.
Che poi tu abbia poca voglia di scoprire le carte, di svelare come hai fatto a mettere e a mantenere in piedi tutto questo, e quanto soprattutto ti sia costato, in quest'epoca di corpi e cuori messi in piazza, non torna che a tuo onore.


Insomma, oltre al solito abbraccio una sincera stretta di mano,
Roberto

venerdì 14 dicembre 2012

"ali di corvo su/fiori di pesco"

Cara Carla, l'altra sera ho letto tutte le tue poesie. mi sono seduto fuori sul minuscolo balconcino della mia casa. una pianta e pochi fiori. non mi siedo mai fuori. mi sono acceso una sigaretta , cose che non faccio più dopo ben altri trascorsi, e ho letto il tuo libro. ero in uno stato di angoscia fortissima che mi mangiava dentro. come un cane nero. il senso di soffocamento che ci fa arrancare per trovare ovunque, in altri occhi e parole, un minimo di partecipazione a una stessa situazione. con questo stato d'animo ho letto i tuoi versi. e l'aria del lago è giunta come un balsamo dorato. queste poesie leggere si stagliavano davanti alla mia crescente percezione del vuoto e divenivano dure, come a non volermi far passare.


Oggi poi ho ripreso in mano il tuo libro e l'ho riletto tutto e ho visto altro. tu mi hai detto che speravi che queste tue poesie mi facessero respirare che mi donassero aria, ma forse il titolo "aria di lago" è ingannevole. ho avuto la sensazione leggendo che in questo tuo libro ci siano due poeti in una stessa lingua. certo la suddivisione in sezioni già di per sè necessita di una diversa modulazione della lingua, ma quello che ho percepito è che gli sbalzi sintattici sono giocati su due registri e che questi sbalzi si condensano in un diverso uso delle immagini.
a volte i versi divengono definitivi, quasi sentenziosi, e qui pare che l'immagine si stagli meglio, scolpita e cesellata. altre volte, , soprattutto nel gioco nel labirinto è come se ti liberassi da costrizioni interne e ti lasciassi più andare nel dire e meno nella lingua.
dicevo che il titolo "aria di lago" è ingannevole perchè ho sentito un forte senso di prigione. forse leggere aria di lago dà l'idea di qualcosa di aperto, che va verso le valli e le montagne, leggero. ma nelle tue poesie c'è molta più complessità e tormento. sembrano strutturate su due registri ma due linguistici. un altro pensiero. perdona magari la poca chiarezza ma sono considerazioni sentite e scritte come un dire a voce. secondo me dovresti osare di più: dovresti perchè lo puoi fare. e lo puoi fare perchè lo dimostrano versi bellissimi. nel senso: sembra che tu abbia quasi paura ad osare di più, di spingerti più a fondo nella lingua forse perchè non ti ritieni brava quanto in realtà sei. un senso di insicurezza. le tue poesie hanno un grandissimo vanto: più si leggono più ci si ritorna sopra e più si scoprono nuove dimensioni. e questo è fondamentale. essere cristallo permette alla luce di flettersi in altri colori. e così il tuo respiro leggero diviene reciso e poi si flette in arie che vogliono dire, esporre il proprio sentire e poi condensarlo in sentenze da ecclesiaste dove è il verbo essere a scandire i versi.
penso che la tua scrittura si possa racchiudere nel verso "ali di corvo su/fiori di pesco".


Si può dire molto di più. intanto ti scrivo questo. non è un'analisi critica al tuo libro ma solo sensazioni di pelle forse un pò confuse nate dopo la lettura.

ciao
a presto
paolo

31/05/07

martedì 11 dicembre 2012

Epidermidi


Il brodo primordiale è mescolanza
di minerali e pelle;
l'origine dell'acqua.


Perigeo volto all'apogeo
questa unione di pelle
- orbita ellittica in bagno di assenza -



sabato 8 dicembre 2012

Credenza


La credenza che diventa verità per me...è quella che mi permette l'uso migliore della mia forza,  il mezzo migliore per mettere in atto le mie virtù.

Andrè Gide

*
Solo nell'immaginazione degli uomini ogni verità trova un'effettiva e innegabile esistenza.
L'immaginazione, non l'invenzione, è la maestra suprema dell'arte, come della vita.

Joseph Conrad

*
é la mente che trae il bene dal male, che rende sventurato o felice, ricco o povero.

Edmund Spenser

*
L'uomo coerente crede nel proprio destino,
l'uomo instabile nel caso.

Benjamin Disraeli

*

Togli la causa
e l'effetto sparirà.

Miguel de Cervantes

*

Sotto tutto quello che pensiamo
c'è quello in cui crediamo,
l'estremo velo del nostro animo.

Antonio Machado

*

Sveglia il gigante che c'è in te.
Nel profondo dell'uomo albergano sopiti poteri,
poteri che lo stupirebbero e che egli non ha mai sognato di possedere;
forze che rivoluzionerebbero la sua vita, se destate e messe in azione.

Orison Sweet Marden

*

Come l'arciere incide il legno e raddrizza le sue frecce
così il maestro dirige i pensieri vaganti.

Buddha

*

La sua suprema agonia fu la scomparsa della certezza, e si sentì sradicato...
Che cosa spaventosa!
L'uomo proiettile, che non conosceva più la sua traiettoria e rimbalzava indietro!

Victor Hugo (I miserabili)

martedì 4 dicembre 2012

Poesia e Verità

Come si evince da un saggio di Heidegger: In cammino verso il linguaggio, non può esistere poesia senza la verità, quella verità che l'uomo si porta DENTRO ed esterna con il logos, quel logos che si unisce alla forma per dare origine all'essenza: Ousìa = la Natura della COSA che non muta nel tempo.


140

C'è un pazzo nella nostra voce
mentre parliamo, che teniamo prigioniero:
è il malessere tra noi
che viene dall'intenderci.

V

Come mai le cose aprono le ali perchè io passi?
Ho paura di passare tra loro, così tranquille coscienti.
Ho paura di lasciarle dietro di me a togliersi la Maschera.

* * *

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.

Fernando Pessoa



Il Poeta vuole distillare da Sè un'intera letteratura proprio come Borges immagina una Babelica biblioteca, contenente non solo i libri scritti, ma anche quelli ancora da scrivere.

domenica 2 dicembre 2012

Agape

Taluni equilibri
obbediscono a certe
leggi naturali, sfuggono
ad ogni nostro principio
- non si domano -

Mi domano invece

i tuoi lunghi silenzi
m'insegnano
anfratti e percorsi nascosti
nel mio-tuo esserci.



Glistrai i nihta sta dahtila
opos to prosopo sou.
Siopilì omorfià - skepsi mou -





Mi scivola la notte tra le dita
così come il tuo volto.

Bellezza silenziosa - mio pensiero -


Avvolgimi
in canto sublime.
La luna mi naviga dentro
inscrutabili radici.